CarniaTerritorioVideo

VIDEO – Passo Monte Croce, pronto il progetto per la messa in sicurezza della Ss 52bis

“La messa in sicurezza del fronte roccioso interessato dalla frana dello scorso dicembre è un passaggio imprescindibile per la riapertura della strada di Passo Monte Croce Carnico. Anas ha consegnato nei termini previsti il progetto per l’attuazione di questo delicato intervento e ora il prossimo step sarà la stipula, nel mese di aprile, del protocollo d’intesa con la Regione per concludere l’iter di acquisizione delle autorizzazioni, con l’obiettivo di portare a termine i lavori entro la fine del 2024 e ripristinare così la viabilità esistente nel minor tempo possibile”.
Lo ha comunicato oggi ad Arta Terme l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante, nel corso di un incontro pubblico incentrato sulla frana che, nel dicembre 2023, ha interrotto la viabilità tra Italia e Austria sulla strada di passo Monte Croce Carnico (Ss 52bis).
Alla presenza del vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, del sindaco di Arta Terme Andrea Faccin (nella foto assieme a Amirante) e di numerosi primi cittadini e altre autorità delle località limitrofe, la rappresentante della Giunta ha ribadito come il tema della sicurezza sia prioritario nella progettazione e implementazione degli interventi per poter riattivare la viabilità transfrontaliera. “Ci sono altri tratti rocciosi che insistono sulla statale, oltre a quello già franato, che sono stati individuati come pericolanti – ha reso noto Amirante -. Di conseguenza, qualsiasi soluzione alternativa non è applicabile fintanto che non verranno eseguiti i lavori di messa in sicurezza”.
L’assessore è poi entrata nel dettaglio degli interventi previsti dal progetto. “Saranno innanzitutto demolite le masse rocciose che rischiano di franare sulla strada – ha spiegato Amirante -. Verranno inoltre installate delle nuove barriere paramassi ad alto impatto e le reti fermaneve, oltre ai moderni sensori di monitoraggio ‘early warning’ grazie a cui sarà possibile predire il verificarsi di eventuali nuovi eventi franosi. Attività che, unitamente al ripristino delle parti strutturali danneggiate e il prolungamento delle gallerie artificiali esistenti, garantiranno nuovamente il transito in sicurezza della strada statale”.
Nel corso del 2024, come ha precisato ancora Amirante, saranno anche avviati (di concerto con i partner austriaci) gli studi di fattibilità per le ipotesi di viabilità alternative da poter attuare dopo i lavori di messa in sicurezza e la riapertura della strada attuale.

MAZZOLINI  “Il ripristino del passo di Monte Croce è un’urgenza inderogabile, con lavori in partenza già questa primavera”. Così in una nota il consigliere regionale Stefano Mazzolini.
“Recentemente – prosegue – ho accolto con favore l’iniziativa dei sindaci del Gaital che, mediante una lettera firmata, hanno sollecitato il Governo austriaco per la costruzione di una galleria. Questa proposta segue l’esempio del raddoppio del tunnel sotto le Caravanche tra Slovenia e Austria, finanziato anche dall’Ue e che ha risolto problematiche simili, aggirando il Wurzenpass, un passo di montagna più accessibile del passo di Monte Croce Carnico”. “Un incremento del traffico, sia turistico che commerciale, sottolinea la necessità di infrastrutture più dirette e sicure – dichiara Mazzolini, che è anche vicepresidente del Consiglio regionale -. La realizzazione di una galleria rappresenterebbe per tutta la valle del But un rilancio economico, dopo tanti anni di declino. Anche il Friuli Venezia Giulia, con la galleria, avrebbe la possibilità di maggiori sviluppi”. “Durante un recente incontro informale, i tecnici regionali, austriaci Volker Bidmon, Petra Pietschnig, Hubert Amlacher, Klaus Zeber e di Anas hanno valutato cinque differenti soluzioni. L’ipotesi della galleria – prosegue l’esponente di centrodestra – sarebbe l’opzione più efficace per garantire sicurezza e ridurre la manutenzione futura e per rilanciare l’economia. Questa soluzione, rappresenta una scelta più ecologica e riduce l’inquinamento. Vorrei ricordare l’esito dello studio di fattibilità e di possibili sviluppi economici delle varie soluzioni, commissionato dall’ex assessore del Pd Santoro. Tra le varie ipotesi, la galleria risultò la soluzione preferenziale. Ora i dem rinnegano lo studio commissionato e, invece di guardare ad una soluzione finalmente di sviluppo, pensa ancora ad arrampicarsi sulle montagne”. Mazzolini evidenzia “la collaborazione e il dialogo tra le autorità locali e quelle austriache, nonché il supporto finanziario iniziale da parte del ministro Matteo Salvini, il presidente Fvg Massimiliano Fedriga e l’assessore alle infrastrutture Cristina Amirante”, sottolineando “l’importanza di soluzioni efficaci per il futuro della mobilità e l’integrazione nella rete di scambio europea”.
“Nel mese di aprile incontrerò nuovamente la politica carinziana – conclude Mazzolini -. Mi confronto costantemente con gli amministratori carinziani e anche loro vogliono la galleria. Concordo anche con l’attuale minoranza di Paluzza, che con un ordine del giorno ha chiesto un sostegno economico per le aziende a seguito del dramma della frana”.

MENTIL «Lo ribadiamo da tempo: la strada da seguire con assoluta urgenza per risolvere la situazione di Passo Monte Croce è quella definita da Anas, Carinzia e Regione Fvg nella riunione dello scorso 9 gennaio. Si proceda, dunque, al ripristino dell’attuale tratto e poi si lavori, nel medio lungo periodo alla soluzione definitiva. Ipotesi assurde vanno fermate». Lo afferma il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) ricordando che «in tal senso chiediamo che sia la Regione stessa a prendere in mano la questione, d’intesa con Anas e ministero, perché solo così, con una gestione più vicina al territorio si potrà risolvere il tutto in tempi ragionevoli». Inoltre, aggiunge l’ex assessore regionale alle Infrastrutture e responsabile infrastrutture e territorio nella segreteria regionale del Pd, Mariagrazia Santoro «è del tutto falsa l’affermazione che avrei commissionato, come assessore, uno studio di fattibilità che prevedesse un’ipotesi di tunnel. E ancora di più che l’esito sia quello paventato dal consigliere regionale Mazzolini. Siamo di fronte all’ennesima strumentalizzazione priva di ogni fondamento, mi farà molto piacere, alla prossima occasione se il consigliere mi mostrerà il documento che cita. È inaccettabile che davanti alle forti problematiche di un intero territorio e alla sofferenza di cittadini ed aziende si cerchino scuse, peraltro infondate». Il ripristino di passo Monte Croce Carnico, continua Mentil, «è un’emergenza reale che va risolta con velocità, coerenza e risolutezza. Le continue incursioni e i protagonisti non fanno certamente bene al raggiungimento di questo obiettivo: dobbiamo lavorare insieme per lo stesso obiettivo». «Ipotesi superate da tempo e mai considerate come valide come la realizzazione di un tunnel – continua – non solo fanno perdere tempo su soluzioni che devono essere necessariamente veloci per non affossare il territorio, ma ci stanno facendo fare una pessima figura a livello internazionale e di certo non possiamo permetterci di perdere credibilità a livello transfrontaliero. Chiediamo che il presidente Fedriga e l’assessore Amirante stoppino queste continue fughe in avanti e riprendano il controllo della propria maggioranza che non può continuare a creare confusioni e incoerenze. La Regione deve parlare con una voce sola, autorevole, sia nei confronti dei cittadini, delle imprese, e dei vicini austriaci».