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Passo Monte Croce, Moretuzzo: «La Giunta si muova, basta perdere tempo»

«La soluzione per risolvere definitivamente la questione della riapertura del Passo di Monte Croce Carnico non è più rinviabile». Così il capogruppo in Consiglio regionale del Patto per l’Autonomia-Civica FVG Massimo Moretuzzo che oggi (mercoledì 30 ottobre) in aula ha interrogato l’assessore Cristina Amirante sul futuro del collegamento dopo la sua chiusura, quasi un anno fa.

«Solo 6 mesi fa i tecnici e i rappresentanti dell’ANAS, auditi in IV Commissione su nostra richiesta, si sono espressi nettamente a favore dell’ipotesi che prevede la realizzazione di una variante di valico, più rapida e meno costosa rispetto all’idea di un tunnel transfrontaliero che rischia di lasciare a lungo interrotto il collegamento transfrontaliero. Nelle ultime settimane abbiamo letto dichiarazioni da parte dell’Assessora Amirante e del Vicepresidente Mazzolini che ci hanno lasciati decisamente perplessi – ha detto Moretuzzo –. Mentre a Roma l’Assessora si è limitata a fare un incontro definito “interlocutorio” con i rappresentanti austriaci e carinziani nel quale tutte le ipotesi sono rimaste sul tavolo, il vicepresidente del Consiglio incontrava un’europarlamentare austriaca per chiedere i finanziamenti europei per la costruzione del tunnel».

«Evidentemente la maggioranza è in totale confusione su questa vicenda e delle due l’una: o la Giunta non sa cosa fare e continua a tergiversare, oppure è ostaggio di un consigliere che si muove autonomamente sia rispetto al Ministero che rispetto ai partner austriaci. In entrambi i casi la situazione è gravissima».

«È passato quasi un anno dalla chiusura del Passo di Monte Croce e la condizione delle comunità e delle imprese che vivono in Val del But è sempre più difficile. La riapertura definitiva di questo collegamento è vitale per la Carnia e per tanta parte del Friuli, non si può continuare a rinviare – ha ribadito Moretuzzo –. Chi sta studiando questo caso da decenni, sia dal punto di vista geologico che ingegneristico, non ha dubbi: la scelta della variante di valico è la scelta più sensata. Non solo per il fatto che sarebbe molto meno costosa e molto più rapida, ma anche perché si tratterebbe del completamento del percorso fatto con i partner carinziani iniziato decenni fa e sarebbe una soluzione compatibile con un tipo di traffico leggero, legato a un turismo sostenibile e non appesantito da trasporto di merci su gomma che deve necessariamente trovare altre soluzioni. La Giunta Fedriga deve dare subito una risposta, non ci sono più scuse».