CarniaPrimo pianoTerritorio

Passo Monte Croce, Mazzolini a Kötschach-Mauthen: «Una galleria la soluzione migliore»

A seguito della frana che ha interessato il territorio italiano nel dicembre 2023, interrompendo il collegamento transfrontaliero del Passo Monte Croce Carnico tra il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia, si è tenuta una riunione a Kötschach-Mauthen che ha visto la partecipazione del vicepresidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Stefano Mazzolini e del presidente della Carinzia Peter Kaiser e dell’assessore Gruber, insieme ai sindaci dei distretti della Carinzia e soprattutto della Valle del Gaital.

Durante l’incontro, Mazzolini ha fornito un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori di messa in sicurezza e sulla riapertura della strada. “La Regione Friuli Venezia Giulia, in stretta collaborazione con ANAS, sta procedendo con la massima celerità per il ripristino della viabilità – le sue parole -. Fino ad ora abbiamo rispettato il cronoprogramma stabilito e prevediamo la riapertura della strada entro la fine dell’anno. Ringrazio il presidente Fedriga, il Ministro Salvini e l’assessore Amirante per l’impegno che stanno mettendo per ripristinare questa importante viabilità internazionale”.

Mazzolini ha elencato i passaggi critici per la riapertura, che ha definito “obbligatori e inderogabili”: dai rilievi preliminari alla progettazione, fino all’effettiva realizzazione delle opere necessarie, inclusa l’installazione di barriere paramassi e di un sistema di monitoraggio avanzato. “Quindi, prima di riaprire la strada, bisogna mettere in sicurezza la parete”, ha aggiunto.

Il dialogo tra le regioni ha inoltre aperto la strada a una visione condivisa per il futuro, ovvero la realizzazione di una soluzione definitiva per questa viabilità. “Dobbiamo cercare soluzioni che diano uno sviluppo alla regione e un futuro ai nostri figli, non possiamo accontentarci di una opera che in fin dei conti non cambierà niente – ha affermato l’esponente della Lega -. Per me e per tutti i sindaci della Valle del Gaital la soluzione migliore è una galleria che unisca le due regioni, minimizzando l’impatto ambientale e garantendo una soluzione di trasporto più efficace e sostenibile. Dobbiamo unire le forze, lavorare per un progetto in comune ed andare assieme in Europa a chiedere la partecipazione economica”.

Secondo Mazzolini, questa iniziativa transfrontaliera non solo mirerebbe a ripristinare un collegamento vitale, ma si pone anche come un simbolo di cooperazione e sviluppo sostenibile per le generazioni future. “Insieme, possiamo superare le sfide attuali e costruire un futuro che valorizzi le nostre comunità. L’impegno per una galleria, un progetto ambizioso ma percorribile, rappresenta un passo importante verso un sistema di trasporto moderno ed efficiente”, ha concluso.