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Ovaro, Santoro (Pd): “Non si può morire a due passi da un ambulatorio vuoto”

«La morte drammatica di una persona lascia innanzitutto attoniti e addolorati, esprimiamo vicinanza per la scomparsa dell’anziano a Ovaro. Ma quanto è accaduto deve far riflettere profondamente, in modo serio e lontano da strumentalizzazioni su quanto sia urgente intervenire sui presìdi sanitari territoriali da tempo sviliti e che stanno mancando in montagna come in altri territori della nostra regione. Non si può morire a due passi da un presidio sanitario vuoto». Lo afferma la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd), componente della 3ª commissione Salute, commentando la tragica morte di un anziano a Ovaro che, nella serata di giovedì 24 febbraio, è stato ritrovato esanime in strada, mentre cercava di raggiungere la guardia medica.
«La pandemia ha evidenziato le criticità di un sistema che continua a lavorare in emergenza e sul quale, nonostante le straordinarie risorse messe a disposizione soprattutto dal governo, la Regione Fvg non sta investendo in modo adeguato, soprattutto per garantire il personale necessario». Solo pochi giorni fa, ricorda Santoro, «lo scorso 18 febbraio, comitati di cittadini e associazioni, ritrovatisi sotto la sede del Consiglio regionale a Trieste, attraverso una petizione hanno espresso la forte preoccupazione per lo stato della sanità pubblica e chiesto un rafforzamento del sistema. La sanità pubblica, lo ribadiamo, è un presidio imprescindibile per garantire i diritti delle persone e va sostenuta attraverso investimenti forti proprio a partire dal rafforzamento degli organici, il contrario di quello che sta accadendo in montagna, ma anche nel cividalese e nel pordenonese. Oggi purtroppo ce lo ricorda questo tragico evento, è ora che chi governa la salute pubblica, ossia la giunta regionale, passi ai fatti e dia ai territori le necessarie risposte».