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Migranti a Prato Carnico, il sindaco Gonano: «Al momento la situazione è sotto controllo»

Sulla vicenda dei migranti in quarantena ospiti di un albergo della Val Pesarina, oggi è intervenuta nuovamente con un lungo post sul suo profilo Facebook il sindaco Erica Gonano. Lo proponiamo integralmente.


Ieri sera sono stata a Pradibosco per accertarmi di persona dello stato delle cose.
Ho trovato una situazione molto tranquilla.
Ho intravisto da lontano i 6 ragazzi pakistani arrivati giovedì sera, mi sono sembrati impauriti e spaesati, ad occhio avranno sui 20 anni, nessuno di loro dispone di cellulare.
Per la tarda serata di ieri era previsto l’arrivo di altre 7 persone.
Tutte le persone sono in regime di quarantena fiduciaria e risultano negative al tampone Covid.
Ogni gruppo permarrà 15 giorni poi verrà ricondotto a Udine per altre soluzioni. Gli stessi operatori della Caritas hanno convenuto che la struttura, per la sua collocazione isolata, non è idonea a permanenze più lunghe di una quindicina di giorni.
I gruppi non potranno intersecarsi fra loro; i mediatori culturali hanno spiegato ai ragazzi che non possono uscire dal perimetro dell’albergo e che se vogliono andarsene non si diano alla macchia ma lo esplicitino agli operatori affinché questi possano trovare per loro altre soluzioni logistiche in altri luoghi. L’albergo ha installato una piccola antenna che consente il traffico dati e quindi il contatto col mondo esterno.
Al momento dunque la situazione è sotto controllo e assolutamente tranquilla.
Terremo alta la guardia affinché permanga così, e come sempre vi terrò aggiornati nello spirito della massima trasparenza.
Rinnovo l’invito alla calma e l’impegno ad una vigilanza e controllo costante nell’interesse collettivo.
Chiedo a tutti/e di evitare ricostruzioni fantasiose basate su dicerie al limite dell’ilazione; non esistono fonti ufficiose ma solo fonti ufficiali e personalmente rimango a disposizione di tutti/e per qualsiasi chiarimento.
Su indicazione delle forze dell’ordine ricordo a tutti/e che eventuali manifestazioni devono essere autorizzate dalla Questura e rimarco che, per quanto mi riguarda, in questo delicato periodo, che vede il riacutizzarsi dei casi da covid-19 in Regione e il rientro a scuola, gli assembramenti vanno assolutamente evitati per scongiurare pericolosi focolai di coronavirus che in una comunità piccola, perlopiù anziana, e dalle relazioni fortemente intrecciate, come la nostra avrebbe esiti devastanti. La raccolta firme rimane lo strumento più idoneo in questo momento per manifestare il sentimento popolare, le preoccupazioni e il dissenso della comunità pur se la situazione ha avuto una evoluzione molto rapida, d’altro canto fin dal primo post avevo evidenziato che trattandosi di un’accordo fra una struttura privata, un soggetto del terzo settore, la Prefettura non c’era possibilità di impedire il trasferimento delle persone.
Da ultimo mi appello alle Istituzioni, alla Regione Friuli Venezia Giulia in primis affinché non ci abbandoni in questo complicato momento in cui più che mai abbiamo bisogno di sentire il suo sostegno concreto e fattivo. Chiedo che l’interlocuzione per la presa in carico da parte di Promoturismo della pista di discesa, come appendice del polo dello Zoncolan, prosegua senza intoppi e assicuro la massima collaborazione dell’Amministrazione Comunale. Sarebbe un importante segnale di attenzione verso il nostro territorio e la comunità di Cjanal.
Un’appello anche allo Stato perché non si ricordi di noi solo quando ci sono problemi da risolvere ma anche quando ci sono possibilità da creare. Per invertire la rotta dello spopolamento e dell’abbandono della montagna abbiamo bisogno di azioni concrete: copertura tecnologica capillare (banda larga e rete cellulare) e fiscalità differenziata fra le prime.
Ringrazio quanti di voi mi hanno scritto per manifestarmi vicinanza e sostegno e a chi mi ha inviato le sue osservazioni critiche, che senz’altro aiutano a crescere. La cosa più importante in questo momento è che la nostra comunità rimanga unita, pur nella differenza di opinioni, perché solo insieme possiamo superare questa impegnativa sfida.

ERICA GONANO
Sindaco di Prato Carnico