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Lungis di Socchieve accoglierà i migranti sino al settembre 2016

Rimarranno ospiti della piccola frazione di Lungis di Socchieve (130 residenti) sino a settembre del 2016 i venti migranti richiedenti asilo trasferiti lo scorso giugno da Enemonzo presso una casa estiva di proprietà della Parrocchia di San Pietro e Paolo di Staranzano (Go).

La notizia della stabilizzazione, come scrive il quotidiano Il Piccolo, è stata confermata dal parroco don Francesco Fragiacomo, a seguito di alcuni adeguamenti alla struttura necessari per affrontare i rigori invernali. «Per quanto riguarda lo stabile che abbiamo messo a disposizione – dice il parroco – si tratta di un utilizzo in comodato a seguito di un accordo stipulato con la Caritas di Udine e consolidato per una situazione in precedenza temporanea trasformandola in un periodo di tempo ben determinato. Infatti, gli stranieri vi resteranno fino a settembre del 2016. La fase sperimentale era cominciata nel giugno scorso. Essendo un paese di pochi residenti, abbiamo avuto anche qualche incontro con la gente onde evitare attriti con la popolazione locale non abituata a questo “esodo” in massa. Dopo il chiarimento che abbiamo avuto, sembra che tutto sia tornato nella normalità. In fondo si tratta di affrontare un momento difficile e aiutare questa povera gente”.

A chiarire che non si tratta di nuovi arrivi, il sindaco di Socchieve Coriglio Zanier, il quale da noi contattato spiega: “i ragazzi ospitati a Lungis da circa quattro mesi erano precedentemente accolti ad Enemonzo. Si tratta di 20 persone, di età media fra i 20 e 30 anni, provenienti da Afganistan, dai Paesi dell’Africa centrale e dal Bangladesh e dopo un periodo iniziale di inevitabile tensione dalla popolazione non si sono manifestate più preoccupazioni”.

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IL PUNTO SULL’ACCOGLIENZA IN REGIONE DELL’ASSESSORE REGIONALE TORRENTI

Gianni Torrenti
Gianni Torrenti

“A fronte di una media nazionale di aventi diritto allo status di rifugiati pari al 60 per cento – ha affermato oggi l’assessore regionale all’immigrazione Gianni Torrenti, intervenendo alla riunione di Trieste della Commissione parlamentare Ince, l’Iniziativa Centro Europea – In Friuli Venezia Giulia si arriva al 90 per cento considerando la forte maggioranza di pakistani ed afghani che sono considerati provenienti da Paesi ad alto rischio”.

Non famiglie ma prevalentemente maschi giovani (tra i 20 ed i 27 anni): è questa la caratterizzazione dei migranti attualmente presenti in regione, stimati in 3500 unità. Di questi, oltre 1600 hanno accettato di essere impiegati gratuitamente in attività socialmente utili per sdebitarsi nei confronti di chi li ospita.

“Non abbiamo ricevuto alcuna protesta dai Comuni dove sono presenti migranti – ha sottolineato Torrenti – mentre mi sono arrivate mail che esprimevano forte preoccupazione dalle amministrazioni tuttora non coinvolte. Il dato si commenta da solo”.