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Lo svizzero Roesti piazza il bis, è lui il re della Coppa Europa di Tarvisio

Lo svizzero Lars Roesti detta ancora una volta legge sulla Di Prampero. Il ventitreenne rossocrociato bissa il successo di ieri e si impone nella seconda Discesa Libera della Tappa di Coppa Europa, curata dall’US Camporosso, con il crono di 1’47”56. É stato un venerdì tinto anche d’azzurro dato che Nicolò Molteni (+0.15) si è issato sino alla seconda posizione, occupata in coabitazione con lo spagnolo Adur Etxezarreta (+0-15). Per il comasco si tratta del primo podio continentale in carriera. Si è fermato ai piedi del podio Federico Simoni che dopo il sesto posto del giorno precedente si è confermato su ottimi livelli chiudendo la sua fatica dopo 1’47”80. Ha completato la top five l’austriaco Stefan Eichberger che tagliato il traguardo con il tempo di 1’47”87.

Sono molto felice quest’oggi perché mi sono confermato dopo il successo di ieri – dice Roesti –. Ho trovato un gran feeling con questo tracciato e spero che queste due vittorie siano la spinta per una gran seconda parte di stagione».

Queste invece la parole di Molteni: “Sicuramente oggi mi sono trovato bene su questa pista e sono contento di aver ottenuto il primo podio continentale. Oggi ho interpretato meglio il tracciato rispetto a ieri trovando le linee giuste. La prossima settimana andrò a gareggiare in Coppa del Mondo sulla mitica Streif di Kitzbuhel e vedremo come sarà questo esordio su una pista del genere”.

Quest’oggi è stato consegnato anche il “Trofeo Giuseppe Moschitz”, riservato al team capace di ottenere il punteggio più alto sommando i primi tre classificati della prima e della seconda discesa libera. Il premio è stato vinto dalla Svizzera, trascinata dalle vittorie di Roesti e dalla continuità ad alto livello di Weber. Il Trofeo è dedicato alla memoria dello sciatore e Guardia di Pubblica Sicurezza nato a Camporosso il 4 marzo 1933. Moschitz nel 1953 si trasferisce a Moena dove svolge il ruolo di istruttore di sci alla Scuola Alpina di Polizia di Stato. Quando assaporava una possibile convocazione alle Olimpiadi di 1956 il talentuoso funambolo della neve morì tragicamente il 15 gennaio 1954 in una discesa libera a Folgaria.

“Abbiamo scommesso sul ritorno, dopo 10 anni, su questa meravigliosa pista – dice Damiano Matiz, presidente dell’US Camporosso -. Lo abbiamo fatto assieme ai tecnici di PromoturismoFVG, con i quali funziona la sinergia in maniera eccellente, lo abbiamo fatto sotto l’aspetto organizzativo  e tecnico. L’immenso lavoro dei volontari, il lavoro di relazione con le istituzioni regionali e comunali, i tecnici del soccorso, la perseveranza tipica della montagna e tanti altri fattori ci hanno premiati con una manifestazione valutata molto positivamente da tutte le delegazioni internazionali presenti. Riscuotiamo quindi questa prima vittoria, con enorme soddisfazione sapendo che in serbo c’è qualcosa di ancora più importante che tutti vediamo ora, ancora più chiaramente all’orizzonte. E se questo sguardo dovesse partire dalla cima del Lussari, non può che  posarsi su obiettivi spettacolari”.

 (nella foto di Carlo Spaliviero, Lars Roesti in azione oggi)