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Lo Scriptorium Foroiuliense celebra i 500 anni del primo manuale di calligrafia

Times New Roman, Palatino, Bodoni, Cambria, Garamond, Tahoma, Bembo: sono solo alcuni fra i più noti e utilizzati degli oltre 30mila tipi di carattere (meglio noti col termine inglese font) che si trovano oggi a disposizione sui computer e sulle piattaforme di scrittura. Tutti loro, però, non esisterebbero senza il mirabile lavoro di un geniale italiano, oggi quasi dimenticato, che rispondeva al nome di Ludovico degli Arrighi di Vicenza, detto il Vicentino, che esattamente 500 anni fa pubblicò il suo “La Operina”, ovvero il primo manuale di calligrafia della storia. Un manuale fondamentale e che è stato alla base del lavoro di tutti i manuali calligrafici e di scrittura pubblicati successivamente e fino ai giorni nostri.

Una delle meglio conservate e rare copie originali de “La Operina” fa parte della magnifica collezione di codici e libri antichi della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli e l’associazione degli amanuensi Scriptorium Foroiuliense ha deciso, con il supporto della stessa biblioteca e del Comune di San Daniele, di celebrare il fondamentale lavoro de Il Vicentino, realizzando e pubblicando in serie limitata alcune riproduzioni in facsimile del suo manuale, eseguite con tecniche antiche, carta pregiata fatta a mano e legature d’epoca.

«Non potevamo fare passare sotto silenzio – spiega il presidente dello Scriptorium, Roberto Giurano – il cinquecentenario di un lavoro che, sebbene sconosciuto ai più, rappresenta una pietra miliare nella storia della calligrafia e degli studi calligrafici che è, ancora oggi, alla base del lavoro di chi crea caratteri tipografici e informatici. Per questo, grazie alla sensibilità della Biblioteca Guarneriana, che ci ha messo a disposizione la sua meravigliosa copia originale, abbiamo potuto avviare la realizzazione dei facsimili. Data l’importanza dell’anniversario, tuttavia, abbiamo inteso creare un gruppo di lavoro internazionale trovando immediata collaborazione nell’Ecole des chartes di Parigi con il professor Marc Smith, nella Newberry Library di Chicago con il dottor Alex Teller, nell’Università di Toronto con il professor Paolo Granata, nelle Università di Milano e dell’Insubria rispettivamente con i professori Giorgio Montecchi e Claudio Bonvecchio. Ha aderito al progetto anche la professoressa Martina Pazzi, in qualità di esperta, dottorata con una tesi sull’Arrighi. Stiamo, tuttavia, ancora allargando il gruppo ad altre collaborazioni da parte di istituzioni di altri Paesi. Grazie alla collaborazione di tutti questi studiosi – prosegue Giurano -, affiancheremo la riproduzione de “La Operina” di Ludovico degli Arrighi con una pubblicazione di carattere storico scientifico che ne indagherà e spiegherà il grande valore storico e la sua estrema attualità».

Per la presentazione delle riproduzioni in facsimile de “La Operina”, il gruppo di lavoro ha già previsto una serie di iniziative che inizieranno con una conferenza stampa lunedì 23 maggio a San Daniele del Friuli – dove sarà illustrato il piano del lavoro e saranno mostrate le prime bozze in lavorazione – e che proseguiranno con iniziative, incontri e convegni a Firenze, Milano, Toronto, Chicago, Parigi e Bruxelles.

«Le copie in facsimile che realizzeremo e il cui numero dobbiamo ancora determinare – conclude Giurano – saranno in parte donate alle biblioteche delle Istituzioni coinvolte, in parte, come da tradizione per tutti i lavori dello Scriptorium, vendute per poter finanziare iniziative benefiche che saranno individuate con il coinvolgimento di tutti i partecipanti».