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Lisa Vittozzi è pronta per i Mondiali: «Punto all’oro anche in una prova individuale»

di BRUNO TAVOSANIS

«La medaglia d’oro iridata in una prova individuale mi manca, l’obiettivo primario è ottenerla a Nove Mesto». Lisa Vittozzi, che domenica ha festeggiato in aeroporto e in volo il ventinovesimo compleanno, è carica in vista dei Mondiali di biathlon, in programma in Repubblica Ceca da mercoledì 7, giorno della staffetta mista, il format di gara che nel 2018 le regalò il bronzo olimpico. «Mi auguro di arrivare all’appuntamento nella forma migliore e devo dire da questo punto di vista la preparazione non ha subito intoppi – racconta la sappadina, vincitrice in stagione di una gara e terza nella classifica generale di Coppa del Mondo -. Ovviamente spero di non ammalarmi come a fine novembre, perché mi conosco e so che prima o poi succederà di nuovo». Come accadde del resto ai Mondiali di Oberhof 2023, con un febbrone che la costrinse a rinunciare all’inseguimento salvo poi portare a casa complessivamente quattro medaglie, compreso il titolo della staffetta. «Lo scorso anno, arrivando da due stagioni difficili, avevo sprecato molte energie mentali in Coppa del Mondo per prestare particolare attenzione a non sbagliare al poligono – prosegue -. Ora le cose sono diverse, la fiducia è decisamente più alta. So che posso essere competitiva in tutte le gare e quindi c’è grande tranquillità, avendo la consapevolezza che il mio livello è alto». Quasi certamente Vittozzi disputerà tutte le sette competizioni previste nella località ceca che due anni fa, nel suo periodo buio, la vide ottenere il suo unico podio stagionale individuale, oltre a un altro in staffetta, mentre nello scorso inverno in Coppa del Mondo chiuse ottava la sprint e quinta l’inseguimento: «In effetti mi sono sempre trovata bene a Nove Mesto – afferma Lisa, che qui nel 2014 fu bronzo agli Europei Juniores -. La pista mi piace abbastanza e il posto è bello». Esattamente due anni fa iniziarono le Olimpiadi di Pechino, che arrivarono in un periodo durissimo per Lisa, con una serie di “big five” (ovvero tutti i 5 bersagli mancati nella serie al poligono) e propositi di ritiro: «Mi vengono i brividi solo a ripensarci – confessa -. Però se ora mi trovo dove sono, è anche perché ho tenuto duro. Non dimentico ciò che ho passato, lo ricordo benissimo. Mi sembra sia trascorso molto tempo, ma contemporaneamente lo sento ancora vicino. In ogni caso è stata una fase che dovevo vivere per poi diventare più forte». Su Instagram l’azzurra ha 160.000 followers (tra le migliori al mondo solo Dorothea Wierer ne ha di più), nonostante i post e le storie riguardino quasi esclusivamente il biathlon, con la vita privata che compare solo un paio di volte all’anno, quando va in vacanza. Un affetto che va oltre il fatto di essere non solo una campionessa, ma anche una bellissima ragazza: «In effetti noto anch’io di avere tifosi in tutte le gare – conferma Lisa con un pizzico di pudore -. Non so esattamente il motivo, visto che non amo mettere in mostra il privato. Evidentemente, oltre all’aspetto fisico, piaccio per come sono, per il mio vissuto. Vengo apprezzata come atleta e la cosa non può che farmi molto piacere». Nel circuito ormai non ci sono praticamente più biathlete nate negli anni ’80. Significa che al massimo si gareggia fino a 33/34 anni: «Per quanto mi riguarda, mi sono prefissata di arrivare alle Olimpiadi di Milano Cortina. Poi in base a come andranno i Giochi, deciderò il mio futuro. Sicuramente non voglio vivacchiare, andrò avanti solo fino a quando mi sentirò competitiva». E il post agonismo come sarà? «In realtà non ci ho ancora riflettuto – risponde la campionessa cresciuta prima nell’associazione sportiva Camosci e poi nella squadra regionale -. Ora mi concentro solo sul presente, anche se in realtà cambio rapidamente idea. Una cosa è certa: a mettere su famiglia ci penso spesso».