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Lisa Vittozzi e gli altri medagliati olimpici ricevuti dal Presidente della Repubblica Mattarella

La fierezza di un momento che è una tradizione unica nel genere. Speciale come i sorrisi dei medagliati, straordinaria come le emozioni rivissute in flash-back, riassaporando quelle vibrazioni che scuotono ancora l’anima, i successi indimenticabili che hanno griffato i Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang 2018.
La significativa cerimonia di riconsegna del tricolore al Quirinale è stata l’occasione migliore per chiudere il cerchio, anzi i 5 cerchi, intrisi della magìa dell’evento e intrecciati alle medaglie conquistate dalla spedizione azzurra.
Gli atleti olimpici e paralimpici saliti sul podio in Corea del Sud sono stati ricevuti oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’atto che fa calare il sipario sulla XXIII edizione dei Giochi Invernali. Un incontro all’insegna dei ricordi declinati con soddisfazione. La felicità che rende il senso della missione compiuta.

La giornata è stata aperta dal saluto del Presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Sono molto contento di quello che è stato il risultato dell’intera spedizione italiana. Oggi, in quello che è un momento unico e simbolicamente importante che celebra il ritorno dalla nostra avventura in Corea dopo le Olimpiadi invernali, c’è il debutto del nuovo Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati: per la prima volta un atleta olimpico è Segretario, un messaggio importante che voglio dare a chi veste la maglia azzurra. Prima di partire mi ero sbilanciato, ma non solo abbiamo centrato il traguardo della doppia cifra, che è un termometro importante, ma penso che il Presidente del CONI e chi lavora al Comitato Olimpico non si deve giudicare solo per il numero di medaglie ma complessivamente per la figura, l’immagine, il comportamento lo stile: tutti fattori che hanno caratterizzato la vita della nostra spedizione in quei 17 giorni, prima, durante e dopo la singola manifestazione. Presidente, l’Italia è uscita veramente a testa alta in ogni sua componente. A volte ci sono situazioni che inficiano la vittoria sul campo, magari dichiarazioni sbagliate, comportamenti che criticano le giurie, ogni tanto a ragione, con il doping che minaccia sempre il mondo dello sport. La bella figura c’è stata sotto ogni punto di vista, siamo orgogliosi di questo tricolore che portiamo sul cuore. Siamo stati d’esempio, sportivamente e non solo, anche a livello internazionale e nei rapporti con il CIO, cercando di onorare sempre il messaggio di cui Lei, Presidente, ci ha reso partecipi prima dei Giochi, grazie a Casa Italia che è stato il luogo simbolo per esaltare il nostro brand e per ospitare tante iniziative anche nell’ambito della formidabile diplomazia che ha caratterizzato i Giochi Olimpici, con i coreani del taekwondo che l’hanno scelta. Siamo onorati di essere qui con la nostra portabandiera che è stata strepitosa e che ha vinto una medaglia d’oro 24 anni dopo un’altra portabandiera come Deborah Compagnoni, ma è stata un’Olimpiade al femminile anche per gli ori di Sofia Goggia e Michela Moioli. Siamo orgogliosi di voi. Siamo orgogliosi di essere italiani, siamo orgogliosi di essere qui”.

Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli: “Quello che hanno fatto i nostri atleti é straordinario e non solo per i risultati raggiunti, anche perché venivamo dai zero podi di Sochi. Simboleggia il trionfo dello sport come strumento per riabilitare la società civile. Partivamo da una debacle e non penso solo a chi ha vinto le medaglie ma anche a chi l’ha sfiorata. Ringrazio Malagò e le autorità, governative e militari e soprattutto il Presidente della Repubblica che non ci ha mai fatto mancare il supporto, perché in un momento così delicato per il nostro Paese ha trovato ancora una volta il tempo per riceverci dopo Olimpiadi e Paralimpiadi. Abbiamo la presunzione e l’orgoglio di rappresentare un pezzettino di welfare del Paese, ed è un onore vivere occasioni del genere”.

Il Ministro dello Sport, Luca Lotti: “Grazie e complimenti dal Governo e da tutti gli italiani che come me si sono svegliati la notte per seguire le vostre gare. Grazie agli atleti, ai presidenti, ai gruppi sportivi e a tutti quelli che lavorano dietro i riflettori con forza. Dietro le vostre vittorie c’è il lavoro di tante persone, ho avuto la fortuna di stare con voi alla cerimonia inaugurale, una sera freddissima per me e piena di emozioni per voi. Quella sera si è visto messaggio che sa dare lo sport. Dietro quella stretta di mano tra le due Coree c’è il messaggio universale dello sport che unisce. Nella cerimonia di consegna della bandiera ho raccontato la storia di Colò, l’unico a vincere medaglia in discesa, ora non è più così. Prima di partire, vi auguravo di guardare agli atleti del passato e mi avete preso in parola: da italiano il modo migliore di dirvi grazie è rendervi consapevoli che oggi quei giganti siete voi, un esempio per i giovani di come si fanno i sacrifici e si arriva al successo. Magari uno di quei ragazzi sarà uno dei futuri campioni. Sono molto contento, inoltre, della parte femminile. Le vostre vittorie sono il modo migliore per dimostrare agli italiani che quando non ci si arrende si raggiunge l’obiettivo”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Complimenti avete vissuto un’esperienza entusiasmante non solo evento sportivo. Le Olimpiadi sono un momento di raccolta, di convivenza umana, un’occasione di pace e lo si è visto. Siete stati seguiti con molta partecipazione anche se il fuso orario non consentiva di seguirvi sempre in diretta. Sono riuscito a vedere in diretta visto i 500 metri della Fontana, davvero emozionanti. Ho pensato quanto in quei pochi istanti si esprima la preparazione faticosa. A volte chi guarda sfugge quanto vi è dietro in termini di sacrificio, impegno, preparazione, concentrazione. Ho visto la discesa libera di Sofia Goggia. Le parlai al telefono e mi disse che prima di venire al Quirinale aveva un altro impegno e lo ha vinto così come Michela Moioli. Complimenti anche a lei, la sua gara è stata emozionante, quei ritmi fanno pensare quanto controllo occorra nei movimenti, è stato uno spettacolo straordinario. Fontana ha avuto un crescendo e ha raccolto un oro, un argento e un bronzo. Ho visto anche la gara dei 3000, a volte non è semplice capire cosa sta accendendo ma è affascinante. Tutte imprese femminili: non me ne vogliano gli uomini, ma è un bel dato che incoraggia le ragazze del nostro Paese ad impegnarsi di più. Le medaglie di Bertagnolli e Casal sono state uno spettacolo straordinario. Abbiamo fatto tutti il tifo per voi che rappresentate un modello di comportamento, il paradigma della vita. La vostra prestazione si basa sulla fiducia reciproca ed è un richiamo per tutti. Complimenti a tutti, le medaglie sono importanti e rappresentano un termometro del livello del nostro sport ma lo spettacolo più bello è stato offerto dall’impegno e dalla passione di tutti gli atleti che hanno partecipato ai Giochi. l CONI e il CIP esistono per assicurare un valore di squadra e sono un patrimonio del nostro Paese. Le Olimpiadi sono un richiamo all’impegno per tutti i nostri giovani: mi auguro che ciò avvenga e renda sempre migliore il nostro Paese. Il Tricolore con le vostre firme è un bellissimo ricordo e il segno che avete rappresentato con grande prestigio il nostro Paese, grazie, bentornati e complimenti”.

Questi gli atleti che hanno partecipato all’evento: Arianna Fontana, Cecilia Maffei, Lucia Peretti e Martina Valcepina (Short Track), Federica Brignone e Sofia Goggia (Sci Alpino), Lukas Hofer, Dominik Windisch, Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer (Biathlon), Michela Moioli (Snowboard), Federico Pellegrino (Sci di Fondo), Nicola Tumolero (Pattinaggio di Velocità), e i medagliati paralimpici Giacomo Bertagnolli-Fabrizio Casal (Sci Alpino).

(nella foto Lisa Vittozzi e i compagni della staffetta mista Wierer, Windisch e Hofer con Mattarella e Malagò)