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Le esercitazioni militari nei poligoni montani Fvg si svolgano entro fine maggio

“Cercheremo di fare in modo che le esercitazioni militari compiute nei poligoni montani del Friuli Venezia Giulia si svolgano entro la fine di maggio, per contemperare sia le esigenze addestrative militari sia quelle di valorizzazione turistica di alcuni luoghi della nostra regione”.
Lo ha detto quest’oggi a Trieste l‘assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, intervenendo in Aula durante la seduta del Consiglio. In particolare l’esponente dell’Esecutivo Fedriga ha voluto porre in evidenza come l’Amministrazione sia impegnata nel trovare un punto di incontro con l’Esercito al fine di venire incontro alle esigenze di carattere turistico nelle aree in cui si trovano i poligoni.
Pizzimenti ha dapprima ricordato che per ristorare l’inutilizzo di quei territori nelle giornate di addestramento sono previste specifiche risorse come stabilito dal Codice dell’ordinamento militare. “A tal fine – ha detto l’assessore – vengono pagati gli indennizzi per tutti gli sgomberi e le occupazioni nonché per eventuali danni. La misura dell’indennizzo per i lavoratori dipendenti è pari al salario corrente, mentre per i lavoratori autonomi è rapportata alla retribuzione spettante ai dipendenti con qualifica o specializzazione corrispondente o affine”.
“Al di là dell’aspetto economico per il disagio provocato – ha aggiunto Pizzimenti – abbiamo già fatto presente nei giorni scorsi alle Forze armate la necessità di provvedere a un cambio di calendario delle esercitazioni. Queste ultime non dovranno svolgersi più nel mese di giugno, quando la stagione turistica estiva è già iniziata, ma si anticipino a maggio, quando invece l’attività non ha ancora preso il via”.

«Consentire attività militari nelle località turistiche e di interesse naturalistico del Friuli-Venezia Giulia è del tutto anacronistico». Così i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, dopo la risposta all’interpellanza con la quale hanno chiesto l’annullamento delle esercitazioni, che scoraggiano la presenza e il passaggio dei turisti con un conseguente impatto negativo sull’economia delle comunità coinvolte.
«Le attività militari, che hanno avuto un notevole impatto sul nostro territorio nella sua storia recente, non possono ledere gli interessi delle singole comunità e rischiare di compromettere equilibri sociali, economici e naturali già fragili – ha affermato Moretuzzo –. Insistiamo perché la Giunta regionale, alla luce di queste considerazioni, imposti un ragionamento con il Ministero della Difesa per sospendere tutte le attività ed esercitazioni militari nei pressi di località turistiche e siti di interesse naturalistico regionali, e non semplicemente anticiparne lo svolgimento per non sovrapporsi a periodi più vocati al turismo, come prospettato dall’assessore Pizzimenti».

(nella foto la zona dei Rivoli Bianchi di Tolmezzo)