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L’Archivio Cisl Alto Friuli nelle mani del Museo del Patrimonio Edile “Cantîrs”

Mantenendo fede alla firma del 30 aprile scorso, la Cisl Alto Friuli ha consegnato ufficialmente stamani al Museo del Patrimonio Edile di Udine Cantirs, l’Archivio che raccoglie i documenti del Libero Sindacato Minatori, il sindacato che fu fondato a Cave del Predil il 3 settembre 1948, organizzazione che contribuì poi a dar vita 66 anni fa alla Cisl nazionale.

archivio cisl alto friuli cave 2Così come avevamo annunciato in occasione della presentazione del libro “Uomini Liberi nel Sindacato Libero” – ha ricordato il segretario della Cisl Alto Friuli, Franco Colautti – abbiamo inteso non disperdere il prezioso materiale d’archivio del sindacato, consegnandolo ad una entità, il Museo del Patrimonio Edile, che sin dalla sua fondazione persegue l’obiettivo di tutelare la memoria orale e materiale dei lavoratori del settore delle costruzioni e delle miniere. Tutto ciò con lo scopo di diffondere la comprensione della storia del mondo dei lavoratori friulani e affinché sia messo a disposizione della collettività  – soprattutto dei giovani – e degli studiosi per essere giustamente valorizzato”.

Alla cerimonia di consegna erano presenti ANGELA MARTINA, Presidente Cassa Edile Udine e Presidente Comitato Scientifico Museo del Patrimonio Edile Cantîrs, la ricercatrice SABRINA TONIUTTI, il Segretario generale FILCA FVG GIANNI BARCHETTA e i rappresentanti della segreteria della Cisl Alto Friuli e della Cisl FVG.

La Cassa Edile della Provincia di Udine si è così impegnata a custodire, conservare, rendere disponibili agli studiosi e valorizzare con iniziative culturali di varia natura i documenti dell’Archivio in oggetto, che si compongono di decine e decine di verbali sindacali, accordi quadro, fotografie, articoli di giornale, memorandum.

“Siamo veramente orgogliose di aver ricevuto in dote questo patrimonio – hanno spiegato Angela Martina e Sabrina Toniutti del Museo Cantîrs – e ci impegniamo ora a creare una sezione dedicata a Cave del Predil che inseriremo all’interno del nostro museo itinerante e che continueremo a portare in giro per tutto il Friuli, dando la possibilità a tutti, ricercatori, tesisti, studenti e cittadini, di accederne liberamente. Di pari passo aggiorneremo anche il nostro sito web dove il museo trova la sua formula interattiva anche attraverso la digitalizzazione dei documenti”

Una raccolta di documentazione che come ebbe a ricordare nel 1996 la professoressa Paola Tessitori, tra le prime a raccontare la realtà di Cave del Predil, “rappresenta una fonte preziosissima di informazioni e una straordinaria realtà, un patrimonio da valorizzare e un esempio da seguire…”, un esempio molto raro a livello italiano di archivistica industriale, e che ben si integra dunque con la missione di “Cantîrs”, nato nel 2014 su iniziativa della Casa edile di Udine, assieme al Dipartimento di Scienze umane dell’Università di Udine, con il sostegno di Fondazione Crup, per salvaguardare le specificità locali della tradizione edile friulana, anche attraverso una mostra si sposta spesso sul territorio degli enti che ne fanno richiesta e che intendono contribuire alla ricerca e all’arricchimento del fondo museale con propri materiali documentali.