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Lara Della Mea ai Mondiali: «Peccato non avere a bordo pista parenti e amici da Tarvisio»

di BRUNO TAVOSANIS

Si apre martedì alle 9 la seconda partecipazione ad un Mondiale di Lara Della Mea. A Cortina la ventiduenne di Tarvisio sarà impegnata nella qualificazione del parallelo, che consentirà alle migliori sedici di accedere alle finali in programma alle 14. Ogni sciatrice avrà una sola discesa a disposizione, non quindi come tradizionalmente avviene nel parallelo, quando vengono effettuate due prove in piste diverse e si sommano i tempi.

«Quasi inutile affermare che non sarà certo facile qualificarsi agli ottavi», dice la Della Mea, ennesima sciatrice azzurra uscita dalla scuola dello Sci Cai Monte Lussari, basti ricordare negli anni ’80 Marco Tonazzi e Nadia Bonfini, mentre nel nuovo millennio hanno raggiunto la Coppa del Mondo Alessia Pittin, Lucia Mazzotti e Hans Vaccari.

Lara Della Mea

Una presenza iridata tutt’altro che scontata quella della tarvisiana, mai in grado di qualificarsi alle seconda manche nelle gare di slalom (la sua specialità) e gigante disputate in stagione in Coppa del Mondo: «Ho temuto di non esserci, certo. Anzi, me l’avevano pure detto i tecnici che la mia presenza era a rischio. Del resto la stagione non è andata come speravo e quindi non avevo nessuna pretesa. Di conseguenza, non essendomela proprio meritata, sono grato a chi ha deciso la mia convocazione, è stata una bella sorpresa».

Lara è andata bene in Coppa Europa, vincendo anche la sua prima gara in carriera, battendo anche chi solitamente in Coppa del Mondo le sta davanti. Cosa cambia, allora, quando si affaccia nel massimo circuito? «In certe condizioni faccio sempre fatica – risponde la Della Mea -. A parte Zagabria, dove sono uscita subito, ho sempre trovato neve aggressiva e così non mi sento sicura sin dalle prime porte. Non è un problema di pettorale, perché un po’ di segno non mi dà fastidio. Da questo punto di vista devo migliorare ancora tanto».

Il rischio è di demoralizzarsi, ma non per Lara, almeno stando alle sue parole: «In allenamento ho sempre sciato bene, perciò non mi sono mai buttata giù, perché sapevo comunque di essere sul pezzo, fermo restando che ovviamente mi aspettavo risultati diversi in gara».

I Mondiali potrebbero essere quindi l’occasione del riscatto, anche perchè la Della Mea ha già assaporato una grande gioia, il bronzo ottenuto nel team event a Are 2019, gara che la vide grande protagonista. Fra l’altro mercoledì sarà al via proprio del parallelo a squadre, così come nello slalom di sabato, un tris niente male per chi ha rischiato di non esserci. «A me piace più lo slalom parallelo rispetto al gigante parallelo previsto qui, perché è molto più nelle mie corde, ma anche questa variante non è male, l’importante è prenderci un po’ le misure. Io mi sento in forma, ben sapendo che il nostro è uno sport imprevedibile».

La Della Mea, che spera di trovare in queste giornate una neve dura e compatta (come quella vista oggi in combinata), ha raggiunto Cortina solo nel pomeriggio dopo essersi allenata a Pozza di Fassa, in Trentino: «Partecipare ad un Mondiale in casa è una bella emozione, peccato manchi il pubblico – conclude -. Sarebbero venuti in tanti a vedermi da Tarvisio fra amici e parenti. Dispiace davvero».