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La ripresa dell’occupazione trainata dal terziario

La ripresa dell’occupazione? Trainata dal terziario, con una crescita pari a 11.300 occupati tra 2013 e 2016 che ha compensato i risultati negativi di industria ed edilizia. Lo ha evidenziato Alessandro Russo, ricercatore dell’Ires Fvg, in occasione del convegno “I nuovi ammortizzatori sociali e il fondo di integrazione salariale del terziario” promosso da Ebiter Fvg, ente bilaterale commercio, turismo e servizi, a Villa Manin di Passariano di Codroipo.

Il convegno ha visto i saluti dei vertici dell’Ente Bilaterale Terziario (il presidente nazionale Marco Marroni, il vice Renato Salvadori, il presidente regionale Antonio Dalla Mora e il vicepresidente Romildo Scala), quindi gli interventi, con Russo, di Daniele Serio di Format Research (Ires e Format contribuiscono a un Osservatorio trimestrale di settore curato da Ebiter), di Guido Lazzarelli di Confcommercio e Gabriele Fiorino di Uiltucs-Uil sul Fondo di integrazione salariale, di Luciana Criaco di Agi Avvocati sulla nuova disciplina degli ammortizzatori sociali e di Michelino De Carlo, Inps Udine, pure lui sul Fondo di integrazione.

Nel corso degli interventi è stato fatto un percorso sulla riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, partendo dalle integrazioni salariali esistenti prima della riforma del 2015 (dlgs. 148) e arrivando ai giorni nostri con il Fondo di integrazione salariale, argomento di cui sono stati presentati aspetti tecnici e modalità di applicazione. L’analisi è stata effettuata da relatori che rappresentavano le varie parti chiamate in causa: lavoratori dipendenti, imprese datoriali, avvocati del lavoro e Inps.

Negli anni della crisi il peso dell’occupazione nei servizi, è poi emerso dall’indagine Ires, è passato in regione dal 64% del 2008 al 67% del 2016. Inoltre la componente femminile è cresciuta di più rispetto a quella maschile e si assiste a una continua espansione dei rapporti di lavoro part time, non solo per le donne ma anche per gli uomini. Sul tavolo anche i dati sui voucher, con le categorie di Confcommercio sempre protagoniste. Nel 2016 i prestatori di lavoro accessorio nel terziario regionale sono stati 27.300 su 63.000 (ossia il 43,5%). Secondo il questionario raccolto da Format, il 61% delle imprese del terziario Fvg (in prevalenza del commercio e del turismo) dichiara di aver fatto ricorso allo strumento del voucher almeno una volta in passato e oltre il 72% degli operatori riconosce l’utilità dei voucher come strumento «per contrastare il ricorso al lavoro nero». La lettura congiunta porta alla conclusione che esiste un 23% di operatori del terziario che, pur riconoscendo il ruolo del voucher come strumento di contrasto al lavoro nero, ne ammette il contributo alla precarizzazione del lavoro.