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“La difesa dei Domini collettivi per via giudiziaria”, se ne parla on line

Da Aviano a Marano e Grado, da Bagni di Lusnizza a Priola e Noiaris, da Clavais e Liariis fino a Collina. Sono numerosissime le Comunità del Friuli che vogliono difendere i propri diritti collettivi “da Amministrazioni comunali, sorde e insensibili ai valori costituzionali del protagonismo delle Formazioni sociali, della Sussidiarietà e della valorizzazione del Patrimonio ambientale – si legge in una nota dell’Alleanza friulana Domini collettivi -. Anche perché la Regione è in clamoroso ritardo nell’applicazione del proprio Statuto di autonomia come nell’attuazione della Legge statale 168 del 2017, che ha completamente rinnovato la disciplina di quelli che un tempo venivano definiti riduttivamente “Usi civici” ma che, oggi, sono riconosciuti a pieno titolo come “Domini collettivi” e «ordinamento giuridico primario delle comunità originarie».

Interessante a questo proposito la prossima lezione della “Cattedra delle Proprietà collettive”, in programma on line venerdì 22 aprile. Dalle 17 alle 19.30, il Commissario capo agli Usi civici per Lazio, Umbria e Toscana Antonio Perinelli, approfondirà il tema “La difesa dei Domini collettivi per via giudiziaria: aspetti teorici ed operativi alla luce della Legge 168/2017”.

L’incontro sarà coordinato da Geremia Gios, professore di Economia dell’Ambiente all’Università di Trento, che dirige il servizio formativo promosso dal Centro Studi e Documentazione sui Demani civici e le Proprietà collettive del capoluogo trentino per dare nuova vita all’esperienza delle benemerite “Cattedre ambulanti di agricoltura”.

La lezione del Commissario Perinelli potrà essere seguita, previa registrazione sulla piattaforma “Zoom” dell’Università di Trento (https://unitn.zoom.us/meeting/register/tZMufu6qqz8iG93qAWefgo0xohTl2x7iHShN). Una diretta video, inoltre, sarà liberamente accessibile sul canale «Usicivici UniTrento».

Le registrazioni dei precedenti incontri della “Cattedra delle Proprietà collettive” sono reperibili all’indirizzo: https://sites.google.com/unitn.it/proprietacollettive/cattedra/incontri e possono essere rivisti anche mediante il canale “YouTube” dell’Ateneo trentino.

«Sarebbe davvero un bel segnale leggere nell’elenco degli iscritti alla conferenza del 22 aprile i nominativi di quei sindaci friulani e di quei funzionari regionali che si ostinano a ignorare i dettami della Legge 168, impedendo alle Comunità di amministrare autonomamente il proprio patrimonio fondiario – dichiara Luca Nazzi a nome dell’Alleanza friulana Domini collettivi –. Purtroppo nella nostra Regione l’apparato amministrativo e burocratico frena ancora deliberatamente le enormi potenzialità economiche, sociali e ambientali che potrebbe assicurare la gestione patrimoniale dei Beni collettivi da parte delle Comunità proprietarie, come già avviene, per esempio, in Trentino, in Emilia-Romagna e nel Lazio».

«Ci aspetteremmo, inoltre – aggiunge il rappresentante dell’Alleanza –, di vedere finalmente fra i partecipanti alla “Cattedra delle Proprietà collettive” anche qualche consigliere regionale, visto che rientra fra i loro doveri vigilare sull’applicazione dello Statuto regionale e chiarire all’opinione pubblica perché la Regione versi in clamoroso ritardo per quanto riguarda l’accertamento dei Domini collettivi e perché resti l’unica porzione d’Italia ove il Commissario agli Usi civici assomma in sé sia la funzione amministrativa che la funzione giudiziaria, originando un pericoloso cortocircuito istituzionale e un disservizio non più sopportabile per migliaia di cittadini friulani e giuliani».

(nella foto Collina di Forni Avoltri)