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La B.eng di Tolmezzo soddisfatta per i riferimenti di Draghi al dialogo con la Russia

Alla B.eng di Tolmezzo, azienda che crea fanali e proiettori per il mercato dell’auto e delle moto di lusso con 15 dipendenti e 2,5 milioni di fatturato l’anno, si guarda con molto interesse a come il neo presidente del Consiglio Mario Draghi declinerà quel passaggio del suo discorso di insediamento in cui, riferendosi alla politica estera del Paese, ha sostenuto che «L’Italia si adopererà per alimentare meccanismi di dialogo con la Federazione Russa».

Proprio in Russia, infatti, il fondatore di B.eng, Giovannino Bearzi, ha avuto esperienze interessantissime e opportunità imprenditoriali significative, fino a creare in quel Paese, nel 2008, una società compartecipata con una realtà locale. «Un’esperienza positiva e innovativa legata, già in quegli anni, allo sviluppo dell’illuminazione pubblica a lead»., dice. Poi però l’embargo europeo nei confronti della Federazione e l’irrigidimento dei rapporti politico-diplomatici con il mondo occidentale, ha decretato la fine di un’esperienza «nonostante quel mercato fosse e resti estremamente interessante per il nostro settore».

Bearzi ha cominciato a conoscere il mondo russo nel 1995 quando, da Funzionario della Seima Italia, fu inviato a individuare la possibilità di aprire una filiale e individuare l’area più promettente. Nacque così lo stabilimento di Ryazan, a 200 chilometri a Sud/Est di Mosca, ancor oggi un riferimento importante per la produzione a Est.

Avviata l’attività in proprio, Bearzi ha continuato a lavorare molto con il mercato russo, in particolare con due aziende del settore automobilistico: l’AutoVaz di Togliatti e la Gaz di Nižnij Novgorod. «Tra il 2015 e il 2016 – aggiunge Bearzi -, siamo stati contattati dalla Nami di Mosca per lavorare sull’ammiraglia personalizzata di Putin. La commessa si è bloccata alla fase della prefattibilità proprio a causa delle conseguenze generate dall’embargo».

Nel 2021 la B.eng «resta assolutamente pronta a riavviare le relazioni e a scommettere su quel mercato – assicura Bearzi -. Per questo guardiamo con rinnovata speranza alle azioni che intraprenderà il nuovo Governo italiano. Sarebbe una spinta importante a voltar pagine dopo la grande pandemia che stiamo vivendo».