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La 22ª Giornata internazionale della montagna conclude il biennio di lavoro 2024-2025 di Innovalp

La 22ª Giornata internazionale della montagna segna la conclusione del biennio di lavoro 2024-2025 di Innovalp, la rete italiana della montagna ideata da Cooperativa Cramars di Tolmezzo. I risultati, presentati questa mattina a Udine presso la Fondazione Friuli, delineano un quadro di “Montagne Produttive” in controtendenza rispetto alla narrazione dello spopolamento, evidenziando il ruolo cruciale delle terre alte per l’economia nazionale.

Un ecosistema economico in crescita

I dati generali di monitoraggio testimoniano il rilievo della dimensione produttiva montana: il 12,5% della ricchezza del Paese è generato dalle aree montane, con un notevole +30% di incremento del PIL tra il 2011 e il 2023. Le aree montane italiane contribuiscono per il 27,7% al PIL delle aree montane europee e vantano un export da 31 miliardi di euro.
L’occupazione non è da meno: nel triennio 2021-2023 si registra una crescita del +4,0%, con tassi di imprenditorialità elevati (9,2 imprese ogni 100 abitanti). Sono oltre 2,077 milioni le micro e piccole imprese attive in montagna, che impiegano 5,13 milioni di addetti. Settori come l’agricoltura, il legno, l’energia e lo sportsystem alimentano filiere specializzate che generano il 16% del valore aggiunto dell’economia montana.

Innovalp: da evento a processo collettivo

Innovalp, nato nel 2017 e trasformato in un laboratorio permanente, ha lavorato per creare ponti tra Alpi e Appennini, coinvolgendo centri strategici in un circuito di networking durato 24 mesi.
“Innovalp ha trasformato la sua genesi: da evento a processo, da rassegna a percorso,” ha commentato Stefania Marcoccio, presidente di Cramars. “Il patrimonio più importante che lascia in eredità è la consapevolezza che l’innovazione è possibile quando diventa collettiva”,  La project manager Annalisa Bonfiglioli ha sottolineato la necessità di cambiare il focus: “Se il dibattito pubblico s’interroga su come fermare lo spopolamento, noi proponiamo di cambiare domanda: come si produce futuro in montagna? La risposta abita nell’innovazione applicata ai mestieri, nell’alleanza tra scuola, impresa e amministrazioni.”

Il quaderno delle esperienze e i progetti per il futuro

A conclusione del biennio, è stato presentato il “Quaderno delle esperienze Innovalp 2024-2025” (disponibile su www.coopcramars.it), che raccoglie la voce di imprese, scuole, istituzioni e giovani, oltre a editoriali di esperti come Maria Chiara Cattaneo, Giovanni Teneggi e Mauro Varotto. I promotori (tra cui Stefania Marcoccio, Annalisa Bonfiglioli e la presidente del Comitato Scientifico Maria Chiara Cattaneo), insieme ai contributors Marco Bussone (UNCEM) e Roberto Grandinetti, hanno illustrato un percorso che ha toccato realtà come Maniago, Belluno, Sondrio, l’Appennino modenese e la Sila calabrese. Un risultato di prestigio è il riconoscimento di Innovalp come Buona Pratica Territoriale ASviS, inclusa tra i progetti locali innovativi 2025 per il suo contributo agli Obiettivi dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030.
L’edizione si chiude con una “legacy” concreta, frutto della Summer School di Moggio Udinese: quattro progetti di innovazione territoriale. In pole position l’Ecomuseo diffuso “Vie della Carta”, che coinvolgerà l’Amministrazione comunale di Moggio e la Cartiera Ermolli. Seguono la proposta di un FogolHUB multifunzionale per giovani, la riattivazione della ex Stazione Ferroviaria (STA.FER) come hub sulla ciclovia Alpe Adria e il progetto “Abitare la montagna. Vuoti a rendere” per riconnettere case inutilizzate e nuova domanda abitativa.
Innovalp rilancia per il 2026, dedicando il nuovo biennio al networking intergenerazionale e al consolidamento della rete nazionale attivata.