Intervento urgente da 1,5 milioni sulla strada per Ovedasso di Moggio
L’assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, ha autorizzato la realizzazione di un intervento urgente nel comune di Moggio Udinese a salvaguardia della pubblica incolumità e del transito lungo la strada comunale per Ovedasso.
Per l’opera è stata prenotata la spesa di 1,5 milioni di euro, di cui 150mila euro per gli interventi più urgenti. L’importo restante verrà disposto con un successivo atto amministrativo a seguito della relazione tecnica prodotta dal Comune di Moggio Udinese, individuato come ente attuatore subregionale.
Si tratta di ricostruire il ponte sul torrente Montana, di ripristinare le opere stradali e di sistemare un tratto della difesa spondale destra, completando l’intervento con le necessarie lavorazioni di rifinitura. Il cronoprogramma dei lavori prevede la presentazione della relazione tecnica insieme agli atti del progetto esecutivo entro il 31 ottobre 2018. L’intervento di protezione civile dovrà essere ultimato entro il 30 giugno 2019.

Il ponte crollato dava continuità alla strada Moggio Udinese-Ovedasso-Roveredo- Ponte Peraria, utilizzata dalle due comunità ma anche da ciclisti, motociclisti, auto di passaggio. Al verificarsi di incidenti sulla statale SS13, la strada di cui sopra con il suo ponte, è stata di collegamento ed ha permesso, anche se con qualche difficoltà, al traffico di procedere nelle direzioni Stazione di Carnia – Chiusaforte e viceversa. Tali eventi hanno una frequenza media di una-due volte all’anno. Il guado provvisorio, in terra battuta, risolve malamente le esigenze dei collegamenti in quanto è a rischio di chiusura in caso di maltempo, provoca danni alle auto (danni alle sospensioni, vibrazioni, sassi nei meccanismi, ecc…) ed è pericoloso se utilizzato durante le alluvioni. Le chiusure del guado sono già avvenute più volte.
Utilizzare il guado per cinque anni significa subire un logorio costoso dei mezzi e notevole disagi per i cittadini di Ovedasso e Roveredo ma anche per gli automobilisti , compresi i turisti, che intendono raggiungere l’Austria o i luoghi di lavoro o di soggiorno in Italia. I residenti non sono ben informati di questi lunghi tempi tecnici (sempre che vengano mantenuti) e conseguentemente, sia per il ripristino del ponte che per l’uso disagevole/ pericoloso del guado, non possono essere certamente rassicurati e sentirsi presi adeguatamente in considerazione. Si ritiene si renda necessaria una accelerazione del cronoprogramma ed un impegno corrispondente delle istituzioni ad ogni livello.