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Interrogazione alla giunta Fedriga del consigliere Zalukar sulla carenza del soccorso sanitario in montagna

Il consigliere regionale Walter Zalukar (Gruppo misto), prendendo spunto da un episodio riportato nei giorni scorsi dalla stampa in merito a un forte ritardo di soccorso avvenuto a Tolmezzo, ha presentato un’interrogazione alla Giunta Fedriga per conoscere in quale modo la Regione intenda affrontare le carenze della rete di soccorso sanitario nell’area montana in Carnia e in generale nell’Alto Friuli.

“L’episodio – afferma Zalukar in una nota – riguarda una ragazza colta da malore in una via centrale del capoluogo carnico, a un chilometro e mezzo dall’ospedale, che è rimasta a terra per lungo tempo nella vana attesa di un’ambulanza che non arrivava nonostante i solleciti al 112. Solo dopo 40 minuti la situazione si è sbloccata grazie all’intervento della Polizia locale, i cui agenti hanno caricato la giovane a bordo dell’auto di servizio e trasportata al vicino ospedale”.

 

Walter Zalukar

“Tempi di soccorso eccessivamente lunghi in Carnia e nell’intero alto Friuli si ripetono con allarmante frequenza, sforando anche di molto – rileva il consigliere – i tempi massimi indicati dalla normativa che devono essere non oltre gli 8 minuti in area urbana e i 20 minuti fuori dai centri urbani”.

“Nelle zone montane – continua Zalukar- il numero di mezzi di soccorso sanitario operativi non sembra aderente alla normativa nazionale che prevede un mezzo di soccorso avanzato ogni 60mila abitanti, con la copertura di un territorio non superiore a 350 chilometri quadrati. Ma neppure sono rispettate le prescrizioni regionali, visto che non è mai stata attivata l’auto medica a Tolmezzo nonostante sia prevista dal Piano dell’emergenza”.

“Alla carenza di mezzi – aggiunge il consigliere del Misto – si aggiunge il raddoppio dei tempi delle telefonate di richiesta di soccorso dopo l’attivazione del 112 e l’accentramento delle Centrali 118 a Palmanova. A tal proposito, la stessa Corte dei Conti aveva rilevato, nel 2017, nell’ambito della provincia di Udine, che la percentuale di codici rossi sul target in area urbana entro 8 minuti era pari al 29,6% e in area extraurbana al 67,9%, quindi con uno sforamento dei tempi massimi in ben il 70,4% degli interventi in area urbana e in un non trascurabile 32,1% in quella extraurbana”.

“Oltre all’insufficiente numero di autoambulanze – sottolinea ancora il consigliere – sono emersi dubbi anche in merito agli standard professionali degli equipaggi dei mezzi di soccorso. Un numero non esiguo delle autoambulanze in postazione nelle suddette zone montane, infatti, opera con personale convenzionat invece che avvalersi di personale dipendente delle Aziende sanitarie, come prescritto dalla vigente normativa regionale per assicurare elevati standard professionali”.

Zalukar interroga la Giunta regionale anche per sapere quali siano attualmente le percentuali di sforamento dei tempi massimi negli interventi di emergenza-urgenza, evidenziando che “il tempo è un fattore fondamentale per l’esito del soccorso e il perdurare delle carenze quali-quantitative rappresenta un vulnus inaccettabile per la vita, la salute e la sicurezza dei cittadini della Carnia e dell’Alto Friuli”.