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Incatenati per il “San Michele”: “Se non ci ascoltano, avanti con il referendum”

In quasi seicento domenica pomeriggio si sono ritrovati nel piazzale dell’Ospedale San Michele di Gemona per dire No alla riconversione del pronto soccorso del nosocomio pedemontano, in procinto dal 31 marzo prossimo di trasformarsi in punto di primo intervento. Ma non solo cittadini gemonesi, c’erano anche gruppi provenienti da Cividale e dalle Valli del Natisone, da Latisana, Udine, dalla Carnia, da Maniago e San Daniele, tutti concordi nell’avversare la riforma sanitaria regionale. Chi in catene, chi con striscioni e cartelli hanno fatto sentire la loro voce dal palco allestito per l’occasione.

IMG_2298“E se questa giunta regionale non capirà e non si ravvedrà – hanno ammonito all’unisono i rappresentanti dei comitati – ci prepariamo a portare avanti la campagna referendaria per l’abrogazione di questa riforma sanitaria iniqua e lesiva dei diritti dei cittadini”.

Con loro i sindaci del territorio, una decina quelli presenti, come Paolo Urbani, primo cittadino di Gemona: “Siamo pronti ad andare avanti, tutti compatti, non solo sulla sanità ma anche sull’immigrazione e sulle Uti, solo tutti assieme potremo dire No ad una giunta regionale non più madre ma matrigna; ci aspettano due anni duri di Resistenza ma sicuramente arriveremo nel 2018 alla Liberazione”. Ed anche dal Presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini si sono levate parole di fuoco: “pensate a che figura ci facciamo, nel 40^ del Terremoto, a chiudere il pronto soccorso dell’unico ospedale completamente antisismico del Friuli Venezia Giulia. E come mai poi – ha aggiunto – a Trieste ci sono ambulanze a iosa mentre nel resto della Regione le si vedono con il lumicino?”.

Con tanto di passeggini, vuoti, al seguito, si sono sentiti gli attivisti del comitato “Nascere a Latisana” i quali proprio ieri si sono visti sui quotidiani l’avviso a pagamento dell’Azienda Sanitaria Bassa friulana-isontina che ha annunciato ufficialmente la sospensione dell’attività di Punto Nascita latisanese e del Servizio ospedaliero pediatrico a partire dal 18 marzo prossimo. “Abbiamo fatto un esposto al prefetto – ha spiegato il sindaco Salvatore Benigno – e ci sono i fondamenti per portare avanti il ricorso dinnanzi al Tar puntando ad ottenere la sospensione del decreto”.

FOTO GALLERY DELLA MANIFESTAZIONE

Qui alcuni video della manifestazione realizzati dai partecipanti:

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