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Il Pd chiede chiarezza alla Regione sul rischio chiusura del Centro di salute mentale di Tarcento

«Il rischio chiusura del Centro di salute mentale di Tarcento sta suscitando la preoccupazione di tutte le comunità del distretto. Lo dimostra anche la lettera che i sindaci hanno inviato al commissario dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, Giuseppe Tonutti. Chiediamo alla Giunta regionale di fare chiarezza immediatamente e garantire la continuità del servizio all’interno del distretto e possibilmente a Tarcento, senza spostamenti territoriali».

Lo affermano i consiglieri regionali del Pd Cristiano Shaurli e Franco Iacop che porteranno in Consiglio regionale la vicenda attraverso un’interrogazione a risposta immediata rivolta al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga e all’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi.

La preoccupazione dei due esponenti dem, condivisa anche dal gruppo consiliare dei Cittadini, attraverso la consigliera Simona Liquori, riguarda soprattutto «la possibilità di perdere questo importante presidio, in una fase di completamento e ampliamento del Distretto sanitario di Tarcento che in passato abbiamo difeso con forza. Allontanare anche temporaneamente da Tarcento il Csm, a vantaggio di altri territori, comporterebbe notevoli disagi ai percorsi di cura già avviati, toglierebbe vicinanza e continuo contatto con persone e comunità e infine sarebbe un segnale preoccupante per il futuro dell’intero distretto di Tarcento».

Secondo i due esponenti dem, «i sindaci non possono essere lasciati soli nella complicata gestione di una questione così delicata. Le persone in cura sono i primi a dover essere tutelati e per farlo è necessario, non solo garantire la stabilità del centro, ma anche il suo rafforzamento. Il Csm ha registrato in questi anni un costante aumento di accessi e il suo eventuale spostamento non potrà che tradursi in un disagio per l’utenza e un segnale negativo per il territorio».