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Il monito del Vescovo Brollo dal Tallero di Gemona: “Basta apparire ed aggredire, torniamo a condividere”

Un monito forte quello lanciato ieri dall’Arcivescovo emerito di Udine, Monsignor Pietro Brollo, chiamato ad ufficiare in via straordinaria la Santa Messa del Tallero di Gemona del Friuli, in occasione del doppio anniversario dei trent’anni dalla sua Ordinazione episcopale e dalla riapertura del Duomo di Santa Maria Assunta dopo la ricostruzione post terremoto: “Fermiamo le tendenze dell’apparire e dell’aggredire, torniamo invece alla condivisione”.

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Una cerimonia quella andata in scena nella cittadina pedemontana che ha visto grande partecipazione di pubblico e cittadini, incominciata al mattino con il ritrovo sotto il loggione di Palazzo Boton e l’avvio del corteo aperto dalle delegazioni in costume storico giunte da Conegliano, Spilimbergo, Vicenza, Precenicco, Premariacco, Marano Lagunare, Strassoldo e Tricesimo. Quindi il sindaco Paolo Urbani, accompagnato dal Capitano del Popolo e dal paggetto con il Tallero d’argento, hanno fatto il loro ingresso in Duomo tra gli squilli delle trombe per poi attendere il momento più sentito, quello della consegna della moneta di Maria Teresa d’Austria, simbolo della rinnovata collaborazione tra Amministrazione comunale e Chiesa locale, rappresentata oltre che da Brollo anche dall’Arciprete Monsignor Valentino Costante.

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Alla cerimonia hanno preso parte tra gli altri il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e l’europarlamentare Isabella De Monte mentre lungo via Bini e fuori dal sagrato del Duomo come annunciato si sono fatti sentire attraverso numerosi striscioni i Comitati per la difesa dell’Ospedale “San Michele” di Gemona, che ancora una volta hanno voluto rimarcare “l’iniqua riforma sanitaria targata Serracchiani/Telesca”.

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LA FOTO GALLERY DELLA MANIFESTAZIONE