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Il Festival “Butinle in Stajare” di Buja ritorna fra reale e virtuale

Il Festival “Butinle in Stajare” di Buja sarà l’unico tra i 27 Festival Internazionali del Folklore italiani affiliati alla più importante organizzazione mondiale dei Festival (CIOFF), a tenersi nel corso del 2020 seppur con una modalità un po’ particolare, vale a dire sotto forma di festival virtual/reale, parte sul palco e parte attraverso la presenza “virtuale” dei gruppi ospiti.
Sotto il patrocinio del comune di Buja e della Comunità Collinare del Friuli, con la collaborazione di UGF FVG e CIOFF ITALIA e l’aiuto economico di Digas s.r.l. e Banca di Cividale, il Gruppo Folcloristico “Balarins di Buje – Maestra Emma Pauluzzo” è riuscito, pur se con enormi difficoltà, a portare a termine l’organizzazione dell’unica serata del festival, che si terrà sabato 1° agosto alle 21 in Piazza S. Stefano.

“La decisione di procedere con l’organizzazione del Festival, seppur con modalità molto particolare, deriva dalla considerazione che non potevamo azzerare tutte le nostre attività, che sono state già compromesse da un ‘fermo’ che si è protratto da fine febbraio fino a metà del mese di giugno – dice Andrea Tondolo, presidente dei Balarins di Buje –. Tutto questo rischiava di annichilire gli sforzi che ci siamo sobbarcati in questi anni per mantenere vive le nostre tradizioni popolari ed in particolare la danza popolare. Proprio per questo motivo, nonostante tutte le difficoltà, ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo avviato una organizzazione precisa che tiene conto delle norme a cui siamo stati e siamo sottoposti a causa della pandemia del covid-19, anche se ci rendiamo conto che per il pubblico non sarà facile adeguarsi”.

L’evento, come sempre, vuole essere un momento di scambio di culture europee di carattere diverso, un incontro di persone e intreccio di rapporti di amicizia fra gruppi e persone, ed di questo i Balarins oramai sono diventati ambasciatori. L’obiettivo, quindi, non è solo mostrare al pubblico musiche e danze di ogni parte d’Europa, ma creare ponti e dialoghi fra persone di cultura, pensiero, religione, principi diversi gli uni dagli altri. Saranno presentate musicalità ed esperienze culturali provenienti da tutta Europa, facendo conoscere usi, lingue, tradizioni, di paesi diversi per storia, cultura e folklore. All’edizione 2020 parteciperanno virtualmente gruppi provenienti da Slovacchia, Spagna e Polonia oltre ai Balarins di Buje ed alla Banda Cittadina di Buja.
In ottemperanza alle norme anti covid-19, l’accesso del pubblico avverrà tramite prenotazione con messaggio Whatsapp, sms o telefonata al numero 346-8908022. I posti saranno limitati nel rispetto delle norme.
In caso di maltempo, l’evento si terrà presso il teatro “Casa della Gioventù” in strade dal Plevan a S. Stefano di Buja, confermando le stesse attenzioni.

(nella foto di copertina i “Balarins di Buje”)