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Il Duomo di Venzone si racconta nel libro “Parole di Pietra”

Nel quarantacinquesimo anniversario del terremoto che nel 1976 distrusse il Friuli, l’Associazione Comuni Terremotati e Sindaci della Ricostruzione commemora l’evento ripercorrendo gli anni della rinascita attraverso la ricomposizione del duomo di Venzone. La storia inedita del cantiere monumentale, uno dei simboli della ricostruzione del Friuli, è stata scritta dalle architette Alessandra Quendolo e Floriana Marino nel volume “Parole di pietra. Il Duomo di Venzone si racconta” che sarà presentato venerdì 22 ottobre, alle 17, a Venzone, all’interno del Duomo, alla presenza del parlamentare Bruno Tabacci, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, Franceschino Barazzutti, presidente onorario dell’Associazione Comuni Terremotati e Sindaci della Ricostruzione del Friuli.

Organizzato dalla stessa Associazione, dalla Pieve di Sant’Andrea Apostolo – Fabbriceria del Duomo e dall’Università degli studi di Trento, l’evento vuole lasciare una traccia per consentire a tutti coloro che anche in futuro visiteranno questo luogo e i  comuni colpiti dal sisma, di rileggere la storia del monumento e, più in generale, della ricostruzione delle comunità, seguendo le tracce lasciate dagli scalpellini medievali sulle pietre e lo sguardo di coloro che dalla notte del 6 maggio 1976 hanno saputo guardare diversamente i frammenti dell’architettura ferita.

È un volume ricco di contenuti e di immagini accompagnate dalle vedute di insieme scattate ora da Bruno Beltramini, descritti meticolosamente da chi ha operato nel cantiere avviato nel 1988 e concluso nel 1996. Saranno proprio i protagonisti di allora a raccontare la ricomposizione del monumento diventato uno dei simboli di speranza e di determinazione: interverranno  Marisa Dalai Emiliani, professoressa emerita dell’università degli studi “La Sapienza” di Roma, Padre Ermes Maria Ronchi, teologo dell’Ordine dei Servi di Maria, l’architetto  Francesco Doglioni, già professore di Restauro dell’Università IUAV di Venezia, Alessandra Quendolo,  professoressa di restauro architettonico  all’università degli studi di Trento e Floriana Marino, direttrice del museo Tiere Motus di Venzone.

Sarà un momento toccante durante il quale il pensiero andrà alle mille vite spezzate dal sisma e a tutte le comunità colpite prima e dopo il 1976 dai  disastri ambientali. 

La partecipazione richiede la prenotazione (info@tieremotus.it) e il Green pass.