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Il documentario “Kashmir” di Simone Mestroni al LAB Terremoto di Gemona

Aspettando la seconda edizione del Festival “Sguardi sui territori”, in programma a Gemona del Friuli dal 30 agosto al 1° settembre, l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese propone un primo incontro che introduce al tema dell’antropologia visuale.

Sabato 8 giugno alle 20.30 al LAB Terremoto, in piazza Municipio 5 a Gemona, interverrà l’antropologo e filmaker Simone Mestroni, che presenterà in anteprima regionale il documentario After Prayers sul conflitto indo-pakistano per l’indipendenza del Kashmir, realizzato con il supporto della Wenner-Gren Foundation. Il film ha appena vinto l’Excellence Visual Anthropology Award al Festival internazionale del documentario di Vienna.

Simone Mestroni (Udine 1981) vive e lavora in India portando avanti progetti in ambito antropologico e visuale. Tra il 2008 e il 2012 ha condotto una ricerca etnografica di lungo termine nel Kashmir indiano incentrata sulle dinamiche identitarie legate al locale conflitto. Negli stessi anni ha iniziato a lavorare nell’ambito del visuale e come fixer per fotoreporter. Linee di controllo (Meltemi 2018), il suo libro sul conflitto del Kashmir, è stato adottato ai corsi di antropologia all’Università di Torvergata (Roma) e alla Bicocca di Milano. Kabristan, il suo lavoro fotografico sugli stessi temi, è stato finalista al Tolga Tbilisi Photo Contest e al Siena International Photo Awards.

After Prayers (2018) è il suo primo documentario. Scandita dal cantico dei muezzin, la vita nel Kashmir indiano procede intrecciandosi all’ordinaria violenza legata al conflitto indo-pakistano. Ogni storia, ogni svolta del destino, come quella del primo crackdownimposto nella valle, o la decisione di partecipare alla lotta armata, prende una svolta inaspettata nei pressi di una moschea, nelle fasi immediatamente successive alla preghiera. Ancora oggi, il sogno di un Kashmir indipendente – e con esso l’incubo del conflitto – si perpetua generazione dopo generazione, alimentato dal sangue di nuovi martiri.