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Il Comune di Sappada aderisce all’UTI della Carnia

Prima 24, poi 23 a seguito della fusione dei Comuni di Treppo Carnico e Ligosullo, e ora di nuovo 24: sono i Comuni dell’UTI della Carnia. Ieri sera il Comune di Sappada ha approvato all’unanimità in Consiglio comunale lo statuto e l’adesione all’UTI carnica, entrando ufficialmente a farne parte. Sappada ha deliberato anche di avvalersi dell’UTI della Carnia per la gestione del servizio sociale e delle strutture e dei servizi per la disabilità.

Francesco Brollo, presidente dell’UTI Carnia, ieri sera presente in Consiglio comunale a Sappada, esprime alcune riflessioni sull’ingresso del Comune in Unione: “In questi mesi abbiamo lavorato come UTI Carnia nell’ombra, fuori dai riflettori, per rendere agevole il passaggio del Comune al Friuli e fornendo assistenza per sciogliere i nodi che un trasloco amministrativo del genere comporta. L’adesione di Sappada all’UTI della Carnia ne rappresenta una logica conseguenza e, lungi da volerne fare un motivo di successo politico “pro UTI”, sollecita comunque una riflessione: in montagna c’è la necessità di mettersi assieme per svolgere le funzioni e realizzare azioni sovra comunali. La nostra UTI in particolare eredita confini e funzioni della Comunità Montana della Carnia e ne è la naturale evoluzione. Che Sappada volontariamente e convintamente vi aderisca dimostra che la nostra Unione è ritenuta una realtà capace di fornire risposte adeguate, un ente che dà qualcosa in più e nulla toglie. È bene che il nuovo legislatore ne tenga conto nella annunciata opera di revisione della legge sulle Unioni e occorre dirlo chiaro: si metta mano come meglio verrà ritenuto opportuno alla legge sulle UTI, ma mi permetto di suggerire alla luce di questa adesione che il territorio montano non può fare a meno di un ente che tenga i comuni assieme e ne agevoli lo svolgimento delle funzioni e delle azioni sul territorio a favore dei cittadini. Dopotutto è la stessa storia a riconoscerlo e la legge che aveva messo in cantiere il centro destra sulle unioni montane prima della scorsa legislatura ne dimostra la necessità trasversale. La montagna della Carnia, ma anche quella di tutta la Regione, non chiede privilegi, ma misure calibrate e strutture amministrative ad hoc che compensino un naturale svantaggio competitivo rispetto alla pianura.”

Brollo conclude con un dato politico territoriale: “Che Sappada, secondo comune della Carnia in quanto a successo del centro destra alle scorse elezioni regionali con il 72 per cento di voti ritenga normale aderire spontaneamente alla Unione della Carnia, spero sdogani il dibattito pro o contro UTI da guerre politiche di posizione, faccia uscire le parti dalle rispettive trincee e contribuisca ad aprire un dialogo su ciò che realmente serve al territorio a prescindere dal vestito amministrativo che gli si vorrà confezionare sopra. La montagna non può permettersi ulteriori sterili battaglie di posizione, perché in montagna con il fai da te si va poco lontano e occorre stare assieme”.