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Il Centro socioriabilitativo educativo di Tolmezzo vince il concorso della “Festa dei Cavoli Nostri”

Il Centro socioriabilitativo educativo di Tolmezzo si è aggiudicato il concorso per il “Design della maglietta” 2024, rappresentativa della Festa dei Cavoli Nostri, tenutasi a Collina di Forni Avoltri lo scorso 6 ottobre. Un’esperienza di successo e di inclusione per il Csre tolmezzino, servizio dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, gestito dall’Ati formata dalle Cooperative sociali Itaca e Codess Fvg.

Il Csre di Tolmezzo si rivolge a persone con disabilità e si propone di offrire quotidianamente esperienze, opportunità, momenti di vita e di crescita personale nel pieno rispetto di quelli che sono i principi di autodeterminazione di chi lo frequenta. E l’esperienza vissuta nell’ambito della Festa dei Cavoli Nostri è uno dei tanti esempi, perché il Centro durante la giornata ha avuto la possibilità di partecipare come vincitore del concorso e, oltre a ricevere pubblicamente un riconoscimento ufficiale, i beneficiari hanno avuto l’opportunità di esporre anche il progetto conclusivo attraverso uno stand con foto, cartelloni e materiale informativo.

Tutto era iniziato una mattinata di giugno, quando sui social era apparso un volantino con un invito alla partecipazione al concorso. “Abbiamo così raggiunto Collina, conoscendo gli organizzatori dell’evento e alcuni coltivatori, che ci hanno fatto scoprire una qualità speciale di questo ortaggio, tra l’altro presidio slow-food, che cresce soltanto lì”, raccontano dal Csre.

Al rientro a Tolmezzo la creatività non è mancata ed infatti il gruppo si è messo subito all’opera, organizzando un laboratorio grafico-creativo da cui sono emerse due idee. La prima ha visto il coinvolgimento dei partecipanti nella realizzazione in modo personale di disegni, rappresentanti il cavolo cappuccio in varie forme. In seguito, il gruppo ha osservato principalmente diverse immagini riguardanti varie tipologie dell’ortaggio, realizzando un’opera liberamente interpretata e riprodotta in più fasi, nel rispetto dei tempi e delle abilità di ognuno.

La maglietta vincitrice del concorso

Va sottolineato che nei vari passaggi la presenza degli operatori di Itaca è stata marginale ed esclusivamente di supporto nella guida alla scelta dei colori, dettata da indicazioni fornite dagli organizzatori del concorso. Di conseguenza gli esiti sono risultati come opere originali e autentiche di chi le ha create.

“La scelta di includere più immagini e non una sola – spiegano dal Csre tolmezzino -, è stata dettata dall’idea di riunire in un insieme più elementi, diversi nella forma, nelle sfumature e nel carattere, ma allo stesso modo facenti parte di uno stesso gruppo. Così come il gruppo di persone che le ha realizzate che in una visione globale, seppure nella loro diversità, appaiono come un insieme, un’immagine unica ed armonica”.

La seconda proposta è nata da un’idea di inclusività e sensibilizzazione, con l’intenzione di avvicinare più persone alla conoscenza della comunicazione aumentativa alternativa (CAA). Si tratta di un insieme di strategie, conoscenze, tecniche e strumenti utilizzati in diversi ambiti. L’obiettivo è di potenziare e, in alcuni casi, introdurre una metodologia di comunicazione nelle persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi (linguaggio verbale e scrittura). In questi casi, l’utilizzo di simboli ed immagini riconoscibili universalmente da tutti, induce ad una comunicazione più immediata, rendendola efficace e accessibile.

Nello specifico di questa proposta, per il concorso “abbiamo scelto di riportare nella parte frontale della maglietta la composizione tramite la CAA di alcuni modi di dire o proverbi in cui il soggetto è il cavolo, diversamente nella parte posteriore vengono riportate le stesse frasi tradotte in italiano”, spiegano dal Centro.

Dopo lunga consultazione della giuria, un mercoledì pomeriggio dei primi di settembre, il Csre ha ricevuto una telefonata che annunciava la vittoria del concorso proprio con questa seconda proposta.

La cornice conclusiva di tutto il percorso è stata la partecipazione alla festa che il 6 ottobre a Collina ha visto il Csre di Tolmezzo coinvolto in un’occasione inclusiva e tra i principali protagonisti dell’evento. “Possiamo dire – sottolineano con giusto orgoglio dal Csre – che l’intero percorso è stato valorizzato principalmente dalla condivisione di tutte le varie fasi previste tra i componenti del gruppo e da diversi elementi, tra cui l’entusiasmo, l’impegno, la collaborazione, la curiosità e la soddisfazione”.