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Giorno del Ricordo, due appuntamenti al Sociale di Gemona con la Cineteca del Friuli

Non solo rievocazione di eventi storici, il Giorno del Ricordo è sempre l’occasione per tornare sul tema di dolorosa attualità dei confini nazionali e del destino dei profughi. La Cineteca del Friuli celebra la ricorrenza quest’anno con due appuntamenti al Cinema Sociale di Gemona.

Venerdì 10 febbraio alle ore 9 è in programma una proiezione speciale, organizzata in collaborazione con il Comune e indirizzata agli studenti di terza media e quinta superiore delle scuole gemonesi, della pellicola di Luigi Zampa Cuori senza frontiere (1950), con Gina Lollobrigida – a cui si vuole rendere omaggio dopo la sua recente scomparsa – e Raf Vallone. La Cineteca conserva una copia in 35mm restaurata nel 2000, successivamente digitalizzata nel proprio laboratorio. Nel film, la vicenda personale dei due protagonisti si intreccia con le vicissitudini di un paesino del Carso goriziano che nel dopoguerra si ritrova tagliato a metà da una linea bianca che segna il nuovo confine fra Italia e Jugoslavia.

Sabato 11 febbraio alle ore 18 sarà il prof. Carlo Gaberscek a introdurre la visione di tre documenti storici – Pola addio!Esuli d’Istria e uno spot realizzato nel 1947 per la campagna di sottoscrizione a favore dei profughi istriani e dalmati. A seguire, lo stesso Gaberscek presenterà al pubblico il suo ultimo volume, Istria. I luoghi del cinema. Ingresso libero.

I tre documenti, tutti provenienti dal fondo filmico della Regione Friuli Venezia Giulia depositato a Gemona nel 2012, sono stati digitalizzati dalla Cineteca del Friuli nell’ambito di un progetto pluriennale che ha come obiettivo finale la raccolta e la pubblicazione in dvd del maggior numero di opere disponibili sul tema dell’esodo da Istria e Dalmazia. Particolarmente commovente è il cinegiornale della Settimana Incom intitolato Pola addio!, il più famoso documento cinematografico del dramma degli esuli istriani, le cui immagini, girate quasi certamente dal triestino Gianni Alberto Vitrotti e successivamente riprese in altri servizi e film sull’esodo, ci mostrano “in presa diretta” gli italiani di Pola mentre lasciano le loro case per imbarcarsi sulla motonave Toscana che li porterà in Italia. Esuli d’Istria, con la regia di Giulio Mauri e i testi di Valeria Bombaci, realizzato dall’Opera per l’Assistenza ai profughi giuliani e dalmati fondata da Oscar Sinigaglia, testimonia invece lo sforzo compiuto dall’Italia e in particolare dall’Opera stessa nell’accoglienza degli esuli.

Cambiando decisamente registro, si rimane in territorio istriano con la presentazione del libro Istria. I luoghi del cinema, un volume di oltre 600 pagine e 1750 fotografie pubblicato con il sostegno della Cineteca del Friuli, in cui Carlo Gaberscek indaga un aspetto poco noto della penisola, ovvero la sua fortuna come location cinematografica. Conosciuta, oltre che come attraente meta balneare, per le vicende storiche che solo nell’ultimo secolo l’hanno vista passare dall’Impero austro-ungarico all’Italia, quindi alla Jugoslavia e infine a Slovenia e Croazia, l’Istria è stata fin dagli anni Venti ed è tuttora molto frequentata dalle produzioni cinematografiche, in gran parte internazionali, che sfruttano la bellezza delle sue coste ma hanno scoperto anche gli affascinanti paesaggi dell’interno.

(in copertina un’immagine tratta da “Pola addio!”)