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Gemona, niente “Tempus est Jocundum 2020” ma ci sarà una Cena Medievale

Com’era purtroppo prevedibile, visti gli sviluppi dell’emergenza da Covid-19, l’edizione di “Tempus est Jocundum” in programma per quest’estate a Gemona non si potrà fare. Nella speranza di poter riproporre nel 2021 la manifestazione nelle stesse modalità in cui si è sempre svolta, il comitato storico e il consiglio direttivo della Pro Glemona vogliono comunque offrire anche quest’anno qualcosa di speciale agli appassionati: una Cena Medievale, venerdì 31 luglio dalle 19.30, in uno dei luoghi più incantevoli della città di Gemona, ovverosia il chiostro del Santuario di Sant’Antonio.
“La necessità, come si suol dire, aguzza l’ingegno – dice il presidente dell’associazione Onorino Pividori -, di conseguenza  ci siamo sforzati di immaginare qualcosa di inedito da poter organizzare nel rispetto delle norme di sicurezza che come ormai ben sappiamo impongono in particolare il distanziamento tra le persone. Sarà una cena nel classico stile di “Tempus est Jocundum”, con tanto di animazioni medievali e ulteriori “chicche” che andremo a ufficializzare nei prossimi giorni tramite i nostri consueti canali social. Il chiostro del Santuario di Sant’Antonio è un luogo caro ai gemonesi e coglie perfettamente lo spirito di Tempus. Ringrazio i frati che hanno accettato di ospitarci, in particolare  il frate guardiano Giovanni Battista Ronconi, col quale abbiamo avviato, non da oggi, una bella e proficua collaborazione”. 

Il menù della Cena sarà curato dallo chef Davide Patat del ristorante “Ai Celti” di Gemona. Costo a persona: 35 euro, bevande incluse. I posti sono limitati, per cui si consiglia di prenotare il prima possibile. 

Ulteriori info su www.tempusestjocundum.it oppure alla Pro Loco Pro Glemona – Ufficio IAT Gemona, tel. 0432.981441, mail info@prolocogemona.it.