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Gemona del Friuli in lutto, è morto Ivano Benvenuti, storico sindaco del Terremoto ’76

Si è spento stamattina, all’Ospedale di Tolmezzo, Ivano Benvenuti, storico sindaco del Terremoto e della ricostruzione di Gemona del Friuli. Aveva compiuto 74 anni lo scorso 30 luglio. Se l’è portato via la malattia che non gli dava tregua dalla primavera del 2016.

Benvenuti, cresciuto nelle file della Democrazia Cristiana, è stato eletto primo cittadino di Gemona nel 1975, trovandosi ad affrontare poi l’emergenza dell’Orcolat e le prime fasi della Ricostruzione. Nel corso della sua lunga carriera politica, Benvenuti è stato anche assessore regionale alle infrastrutture, presidente di Confcooperative FVG, presidente del consorzio industriale Cipaf e da ultimo presidente della sezione Ana di Gemona, carica attraverso la quale si è dato molto da fare per i preparativi del 40^ Anniversario del sisma, celebrati lo scorso anno, oltre che nell’organizzazione di diversi raduni.

E proprio in occasione della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (nella foto), avvenuta il 6 maggio 2016, Benvenuti aveva vissuto la sua ultima uscita pubblica, seppur in forma privata. “Ha fatto la storia di Gemona – ha dichiarato affranto l’attuale sindaco, Paolo Urbani – in tutta la sua vita si è sempre speso per la sua amata città. E’ stato un faro che giustamente è stato gratificato in vita per tutto quanto ha fatto nei vari ruoli ricoperti”.

Benvenuti è stato tra l’altro presidente di alcuni degli storici sodalizi della città: la Pro Glemona, la Gemonese Calcio e appunto l’ANA.

I RICORDI

La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha espresso il cordoglio dell’Amministrazione regionale per la scomparsa di Ivano Benvenuti ricordandone gli importanti contributi dati al territorio, attraverso una presenza sempre attiva ed espressa nei diversi ruoli che ha ricoperto. “E’ stato il sindaco che ha dovuto e saputo affrontare l’emergenza del sisma del ’76 e la memoria storica di quel tragico evento – ha indicato Serracchiani -; il suo contributo di idee si è manifestato anche in occasione dell’organizzazione degli eventi per la commemorazione del 40° anniversario del terremoto del Friuli evidenziando ancora una volta la sua volontà di mettersi al servizio del territorio”. “La lunga carriera di Benvenuti – ha concluso Serracchiani – con il suo impegno da assessore regionale alle infrastrutture, da presidente di Confcooperative Fvg, del consorzio industriale Cipaf e della sezione Ana di Gemona, confermano l’attenzione che ha sempre riservato a questa regione”.

“Un sindaco, un amministratore regionale, una persona impegnata nelle istituzioni, nella politica, nel sociale di cui il Friuli e l’intera regione sentiranno la mancanza”. Il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop esprimendo il cordoglio dell’Assemblea del Friuli Venezia Giulia e suo personale per la morte di Ivano Benvenuti, sindaco del terremoto del 1976 a Gemona, ne ricorda l’impegno totale per la ricostruzione di quella che è diventata la capitale morale di quella tragedia e della rinascita della nostra terra. “Un impegno, il suo, vissuto con rigore e dedizione anche nei momenti più difficili, svolgendo fino in fondo l’esercizio della responsabilità e dell’autonomia istituzionale delle scelte e delle decisioni, sempre ascoltando la propria gente, – in difesa della nostra identità e del nostro modo di essere – come Benvenuti ha sempre detto, con uno stile nella politica e nella vita che ha coerentemente interpretato in tutta la sua lunga carriera, anche di assessore regionale alle infrastrutture, presidente di Confcooperative FVG, presidente del consorzio industriale Cipaf e di presidente della sezione Ana di Gemona.

“Era malato da tempo, ma a noi ha lasciato oltre, alla testimonianza di una vita, anche un suo ultimo contributo scritto l’anno scorso, per il 40º anniversario del terremoto, nella pubblicazione curata dal Consiglio regionale assieme all’Associazione dei consiglieri regionali, in cui si raccolgono atti e documenti sull’evento che ha cambiato la fisionomia del Friuli. “Testimone e protagonista, come sindaco dal 1975 al 1983 e poi – divenuto consigliere regionale – come presidente della Commissione speciale per i problemi delle zone terremotate dal 1983 al 1988, in quelle pagine ci parla della sua esperienza sul campo sottolineando che “non c’erano modelli da copiare, bisognava inventare qualcosa; se era impensabile passare dalle tende alle case, come si era creduto di poter fare in un primo momento, dieci anni soltanto per riparare e ricostruire tutto sono stati un bel record”: una valutazione lucida e misurata, come era nel suo agire, eredità preziosa cui guardare con ammirazione e gratitudine”.