CarniaPrimo pianoTerritorio

A Forni di Sopra i Carabinieri hanno festeggiato la patrona dell’Arma “Virgo Fidelis”

Un centinaio di carabinieri in congedo e in attività si sono dati appuntamento a Forni di Sopra per festeggiare la patrona dell’arma dei carabinieri “Virgo Fidelis”.
Al raduno hanno preso parte gli associati all’associazione nazionale carabinieri (Anc) , sezione della Carnia e alla sottosezione di Forni di Sopra.

«Credo – ha detto il fiduciario della sottosezione di Forni di Sopra Luca De Santache il tempo cancelli gli anni , ma non il cuore, pertanto ritengo che questa cerimonia sia utile per rivivere e rinsaldare quei vincoli di sincero cameratismo».
L’ammassamento era previsto nella piazzetta antistante il complesso scolastico dove si trova la chiesa dedicata alla Madonna della Salute. Qui è stata quindi celebrata una messa da parte del foraneo di Ampezzo, monsignor Pietro Piller. A fine funzione alla classica foto di gruppo è seguito un momento conviviale in un ristorante della zona.
Accanto ai carabinieri vi erano pure le “benemerite” mogli di carabinieri che si sono distinte nel corso degli anni per l’attaccamento all’Arma. Presenti, fra gli altri, il generale capo d’armata, già vice comandante dell’Arma, Roberto Santini, il capitano comandante della compagnia di Tolmezzo Diego Tanzi, il maresciallo comandante la stazione fornese Mattia Serpi e il suo predecessore maresciallo Leonardo Zanotto, il presidente dell’Anc di Tolmezzo Vinicio Spiz e il sindaco Lino Anziutti, che pure lui ha militato nell’arma dei carabinieri. « Forni di Sopra – ha detto il sindaco – rappresenta lo zoccolo duro dell’Anc. Questo attaccamento di uomini che hanno prestato servizio nel nostro Comune e che, sebbene ora si trovino anche a centinaia di chilometri di distanza, ritornano volentieri per incontrare non solo i vecchi compagni, ma anche per rivivere lo splendido paesaggio della nostra vallata e per incontrare vecchi amici fornesi, dimostra l’ospitalità genuina che la gente del nostro paese sa dispensare a quanti abbiano la fortuna di approdare fra i nostri monti».