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Folkest porta a Madrisio di Fagagna i Capitano tutte a noi

Trentadue concerti in 18 anni di collaborazione, di cui 13 negli ultimi 6 anni con i Capitano tutte a noi, il gruppo musicale nato nel 2013 a Pordenone all’interno di un progetto-laboratorio aperto della Cooperativa sociale Itaca. Sono i numeri di una collaborazione oramai solida, quella tra il Festival Folkest e Itaca, fondata su musica e diritti con una riflessione aperta sui temi del sociale. Perché l’ottica è quella della sensibilizzazione rivolta all’accoglienza delle persone e al rispetto di tutte le individualità. Perché salvaguardia del diritto di cittadinanza è anche sinonimo di potenziamento dell’autonomia della persona e valorizzazione di tutte le abilità.

Quest’anno i Capitano tutte a noi partecipano a due serate, entrambe ad ingresso libero: giovedì  scorso a Papariano, martedì 2 luglio alle 21.15 a Madrisio (Fagagna) nella Sala Polifunzionale “Sot dal morar” in via Maggiore 83 (a seguire il concerto degli irlandesi Hoodman Blind).

Caratteristica del progetto Capitano tutte a noi è il suo essere aperto costantemente a nuovi ingressi, anche solo per condividere un’esperienza musicale di ascolto dell’altro, in cui il gruppo oltre che musicale diventa una famiglia, un gruppo di amici. Un luogo e laboratorio di confronto dove gli elementi principali sono la forza dell’essere gruppo e la condivisione di una passione comune, la musica.

Sono trascorsi oramai 18 anni da quel primo incontro tra Itaca e Folkest, e ogni estate si conclude con l’impegno di continuare a condividere un cammino ed un progetto comune per promuovere il lavoro di rete e di incontri. Per contrastare le derive della democrazia, per sostenere diritti e valori come la vicinanza, la fratellanza, l’aiuto reciproco al di là di ogni confine etnico, stigmatico, religioso, fisico, sociale, di genere, culturale o di qualsiasi altro tipo.

Perché è solo partendo da questi principi che è possibile migliorare la qualità della vita delle persone, una strada che Itaca e Folkest percorrono insieme dal 2001: Concordia Sagittaria (2001 e 2002), Latisana (2003), Venzone (2004), Pordenone (2005), Maniago e Pordenone (2006), Pordenone e Portogruaro (2007), San Donà di Piave e Pordenone (2008), San Donà di Piave e Pordenone (2009), Pordenone, Udine e Maniago (2010), Pordenone e Spilimbergo (2011), Pordenone (2012), Pordenone (2013), Aviano, Tolmezzo e Spilimbergo (2014), Talmassons, Spilimbergo e Pordenone (2015), Fiume Veneto e Cassacco (2016), Pozzo di San Giorgio della Richinvelda e Romans d’Isonzo (2017), Pinzano al Tagliamento e Spilimbergo (2018).


CAPITANO TUTTE A NOI – La scheda

“Cantare e suonare assieme fa stare bene: la musica ci ha dimostrato di essere uno stimolo formidabile per aiutare a superare e a vincere le barriere, non solo del pregiudizio ma anche del pensare comune”. Così si presentano i Capitano tutte a noi, formazione musicale nata nel 2013 a Pordenone all’interno di un progetto della Cooperativa sociale Itaca, e attualmente formata da sei componenti. La vocazione principale del gruppo è quella dell’accoglienza, la musica diventa non solo veicolo di espressione artistica, ma anche strumento di crescita individuale, luogo di confronto in cui sperimentare la conoscenza dell’altro, senza pregiudizi.

Caratteristica dei Capitano tutte a noi è essere un progetto aperto costantemente all’ingresso di altri componenti, anche solo per condividere un’esperienza musicale di ascolto dell’altro, in cui il gruppo, oltre che musicale, diventa una famiglia. Obiettivo del progetto “è superare i tabù – spiegano i musicisti -, integrare nel gruppo persone senza pregiudizi e aperte al confronto, con storie e approcci alla musica differenti in modo da arricchire il sound e la vita stessa della band”. La musica è una possibilità di riscatto rivolta ad un futuro percorribile: c’è chi vorrebbe fare della musica il proprio lavoro e, se capitano tutte a noi, potrebbe capitare.

“Ci piace anche occuparci della rivalorizzazione di brani, interpreti o band che non sono molto conosciuti dai giovani di oggi, e che invece hanno lasciato un’impronta nella storia della musica”. Ma i Capitano tutte a noi firmano anche brani propri, in cui dar voce a gioie, paure e sentimenti di ogni giorno. “Le canzoni che stiamo scrivendo saranno un po’ la nostra biografia per raccontarci e farci sentire, in fondo la musica è un bene comune di tutti e non ha pregiudizi nei confronti di nessuno”.

I COMPONENTI

Valentina Ius (voce), cresciuta tra wave, dark e Duran Duran, è la front woman intensa e graffiante

Felice Bellucci (voce), un timbro cavernoso che richiama inevitabilmente i tormenti di Nick Cave o Johnny Cash, è il contraltare di Valentina

Beniamino De Piccoli (chitarra), chitarrista versatile e fantasioso, tra morbido finger picking e funambolici virtuosismi

Roman Taran (batteria), il più giovane del gruppo, colonna ritmica della band

Paolo Paron (tastiere, fisarmonica, armonica), partito dal blues, ama mescolare modernità e sonorità vintage

Gianmarco Toneguzzo (voce, basso), la voce profonda del post-punk inglese giunta fino a noi