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Fino a lunedì lo stop alle forniture di gas russo attraverso Tarvisio

Le forniture di gas russo all’Italia attraverso il Tarvisio ‘a zero’. Lo ha annunciato sabato Eni sul proprio sito.

“Gazprom ha comunicato che non è in grado di confermare i volumi di gas richiesti, considerato che non è possibile fornire gas attraverso l’Austria”. Eni darà aggiornamenti in caso le forniture siano ristabilite.

“A partire da sabato Gazprom non sta più consegnando il gas ad Eni poiché, stando alle sue comunicazioni, non sarebbe in grado di ottemperare agli obblighi necessari per ottenere il servizio di dispacciamento di gas in Austria dove dovrebbe consegnarlo”. Lo dichiara un portavoce dell’Eni interpellato dall’ANSA sullo stop del gas russo.

“Ci risulta però che l’Austria stia continuando a ricevere gas al punto di consegna al confine Slovacchia/Austria. Stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi verso l’Italia”, aggiunge.

Successivamente, il gruppo italiano ha precisato che non avrebbe ricevuto nessuna delle importazioni richieste anche per domenica 2 ottobre e che la situazione sarebbe rimasta la stessa fino a lunedì.

La maggior parte del gas russo consegnato all’Italia passa attraverso l’Ucraina, attraverso il gasdotto TAG (Trans Austria Gas Pipeline) che arriva a Tarvisio.  A Vienna, il regolatore del settore E-Control ha affermato che queste nuove regole, entrate in vigore il 1° ottobre, erano “conosciute da mesi da tutti gli attori del mercato”. Si aspetta che “tutti rispettino e prendano le misure necessarie per adempiere ai propri obblighi”. I problemi riguardano i “dettagli contrattuali” nell’account che gestisce il transito in Italia, ha scritto E-Control su Twitter.