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Fida Confcommercio lancia la app anti-sprechi alimentari

La tutela del piccolo commercio al dettaglio e le misure contro gli sprechi alimentari sono stati i temi centrali dell’assemblea provinciale del gruppo Fida Confcommercio presieduto da Andrea Freschi nella sede di Feletto. Ai saluti del presidente di Confcommercio provinciale Giovanni Da Pozzo è seguita la relazione di Donatella Prampolini Manzini, presidente nazionale della Federazioni italiana dettaglianti dell’alimentazione e vicepresidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
In primo piano la recente proposta, ribadita dal presidente Da Pozzo, di applicare anche in regione il modello Bolzano, vale a dire di incentivare con risorse pubbliche l’apertura di esercizi di vicinato nelle zone marginali e di tutelare le attività esistenti, baluardi di vita anche sociale, non solo economica. «È una misura da calibrare al meglio dal punto di vista tecnico, per rientrare nei vincoli comunitari – commenta Prampolini Manzini –, ma spetta alla politica, d’intesa con Comuni e Camera di commercio, intervenire per consentire ai piccoli esercenti di rimanere sul mercato. È tra l’altro un obiettivo che va incontro alle esigenze di consumatori che non considerano esaustiva l’offerta online».
Con Freschi la presidente nazionale ha quindi lanciato la campagna contro gli sprechi. I dati su questo fronte sono allarmanti: secondo quanto diffuso dalla Fao, ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono nella pattumiera. «Per combattere questo fenomeno e raggiungere l’ambizioso obiettivo dello spreco zero – rimarca la Fida – è possibile avvalersi delle nuove tecnologie». L’assemblea è servita così a informare le imprese dell’opportunità di comunicare con i propri clienti attraversa la app “Last Minute Sotto Casa”. Concretamente questa applicazione consente al commerciante che abbia in negozio alimenti, anche freschi, in prossimità di scadenza di inviare offerte scontate (dal 40 al 60%, stima la Fida) e al cliente di valutare in tempo reale una possibile spesa al risparmio. «La app è partita alla grande nelle altre regioni del Nord – commenta Freschi –, contiamo che anche nel nostro territorio si comprenda l’importanza di avviare un’operazione virtuosa che, dai primi esperimenti in Emilia Romagna, ha prodotto una riduzione degli sprechi fino al 20%».