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Energia: Serracchiani, servono norme tutelare le coop elettriche dell’Arco alpino

“Nei prossimi interventi legislativi sarà necessario salvaguardare le cooperative elettriche storiche dell’Arco alpino. Nell’applicazione della norma che colpisce gli extra profitti si dovrà tener conto del fatto che le cooperative hanno scopo e modalità di funzione diversa dalle società, e agire in coerenza con quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale sull’articolo 177 del codice degli appalti”. Lo ha affermato la capogruppo Pd Debora Serracchiani sabato a Paluzza nel corso di un incontro con il presidente della Società elettrica cooperativa dell’Alto But (Secab) Ennio Pittino e il vicepresidente Tiziano Di Ronco.

La parlamentare, che si è confrontata anche con il sindaco di Paluzza Massimo Mentil, ha rilevato che ”a fronte dell’emergenza energia e dei crescenti costi delle bollette, Secab è riuscita a contenere gli aumenti più di altri soggetti produttori e distributori di energia, risentendo comunque della dilatazione dei costi e della particolare situazione di siccità”.

“Secab produce energia sfruttando l’acqua dei fiumi che nel 2022 sono stati in grave sofferenza e questo – ha aggiunto Serracchiani – ha costretto per un certo periodo alla chiusura delle centraline e all’acquisto dell’energia sul mercato”.

Secab, prima azienda friulana per la produzione e distribuzione di energia idroelettrica sorta in forma di cooperativa, ha 2500 soci, 5000 utenze e serve 5 Comuni per 170 km quadrati.