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Elezioni, Moretuzzo: «Sui dati Covid in regione Fedriga si dà i numeri»

«C’è un noto proverbio italiano che recita “niente è certo a questo mondo salvo la morte”. Eppure la propaganda della Giunta regionale è riuscita con un colpo di magia a pagamento a rovesciare anche questa triste e banale realtà – afferma Massimo Moretuzzo, candidato alla Presidenza della Regione –. I fatti: tutti i dati in nostro possesso circa le conseguenze della pandemia nella nostra regione ci dicono che purtroppo il Friuli-Venezia Giulia è in cima alla classifica per tasso di mortalità da Covid-19 e seconda per l’eccesso di mortalità. Fino ad oggi il fatto che la gestione della pandemia sul nostro territorio non fosse stata, per essere buoni, tra le migliori, non era esattamente oggetto di discussione quanto di rimozione. L’altro ieri invece, a seguito di una conferenza stampa roboante, leggiamo che la Regione sarebbe invece stata promossa a pieni voti, addirittura “la migliore d’Italia” allegando a queste dichiarazioni uno studio dell’istituto Gimbe. Alle nostre concittadine e ai nostri concittadini forse farà piacere sapere che questo istituto “indipendente” ha svolto questo studio previo pagamento di oltre 100 mila euro, stanziati dalla Regione stessa con una delibera di novembre che già all’epoca contestammo – continua Moretuzzo –. Quale bisogno ci sia di spendere così tanti soldi per analizzare dei dati già in possesso della Regione, le cui deficienze in materia di monitoraggio sanitario abbiamo più volte sottolineato, diventa palese nel momento in cui questo studio lautamente pagato viene rilasciato ad un mese dalle elezioni, in un contesto in cui la gestione sanitaria non brilla già per efficienza».

«Ad accrescere i dubbi sulla coerenza tra i risultati delle analisi statistiche ed il racconto che se ne fa c’è la scelta dei dati offerti alla stampa: nessun approfondimento sui numeri altissimi dei decessi (ripetiamo, tra i più alti in assoluto). Si sottolinea piuttosto la sufficiente presenza di posti letto di terapia intensiva (dato contestato già due giorni fa dal consigliere Ussai, come dimostrato anche da uno specifico sopralluogo ministeriale) e il “gran numero di tamponi” come a voler distogliere l’attenzione sul drammatico tasso di mortalità: si guarda il dito e non la luna. A nulla poi vale riferirsi all’età elevata della popolazione, se pensiamo che la Liguria, con un tasso di invecchiamento superiore al nostro, registra la mortalità più bassa in Italia. Proprio l’altro ieri il Presidente Fedriga aveva fatto riferimento alla sua campagna elettorale che, assicurava, non si sarebbe basata sulla denigrazione (additando così chi osasse criticarne la “illuminata” gestione). Almeno in questo possiamo lodarne la coerenza: non si tratta di denigrare altri, ma di parlar bene, solo e soltanto di sé stessi, a spese però, letteralmente, di tutti noi».