Cronaca

Drammatico terremoto tra le Marche e il Lazio, pronti a partire anche dal FVG

AGGIORNAMENTO DELLE 15.30

E’ fermo a 38 vittime ‘ma è destinato a salire’, secondo la Protezione civile, il bilancio del sisma che la scorsa notte ha devastato il Centro Italia, mentre la terra continua a tremare. E un calcolo non ufficiale, secondo quanto hanno constatato gli inviati dell’ANSA, porterebbe il numero di morti a 63.

foto  ANSA/ MASSIMO PERCOSSI
foto ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

In particolare, i morti ad Amatrice (Rieti) sono almeno 35: le salme sono state depositate in due cortili. Altri 11 morti si sono avuti ad Accumoli, sempre nel reatino. Sono invece 17, ultimo dato aggiornato, le vittime portate nell’ospedale di Ascoli Piceno. ‘Qualche centinaio’ i feriti e un numero imprecisato di dispersi. Fra loro, oltre alle persone morte ad Arquata e Pescara del Tronto, c’è anche una bimba di Arquata del Tronto estratta viva dalle macerie ma deceduta in ospedale. E una nuova scossa di magnituto 4.9 ha colpito Arquata del Tronto . Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio può salire. Delle vittime, dieci risultano ad Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e 28 in quelli di Amatrice e Accumoli (Rieti).

Il presidente del Consiglio Renzi, che ha seguito da Palazzo Chigi le operazioni di soccorso, sarà nel tardo pomeriggio nelle zone colpite. Ringrazia tutti i soccorritori e ‘tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude e assicura: ‘Non lasceremo nessuno da solo. L’Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni’. Il ministero dell’Economia rende noto che il Fondo per le emergenze nazionali dispone di 234 milioni che saranno utilizzati per la gestione delle esigenze immediate.

 

IL QUADRO DEL MATTINO

Terremoto nel centro Italia, in provincia di Rieti e tra Umbria e Marche. Due morti a Pescara del Tronto (Ascoli Piceno), centro devastato dal sisma. Altre due vittime sono stati estratte alcuni minuti fa dalle macerie ad Amatrice, dove metà del paese è distrutto. Si scava per cercare persone sotto le macerie. Attraverso la rete nazionale del sistema di Protezione Civile anche i volontari del Friuli Venezia Giulia si stanno organizzando per partire e dare aiuto. All’alba sono partite in elicottero  alcune squadre di unità cinofile del Soccorso alpino regionale addestrate per la ricerca di persone sotto le macerie. 

La scossa è stata avvertita anche nella Bassa friulana, in provincia di Udine e Pordenone diverse persone hanno chiamato la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia sede centrale di Palmanova. Non si segnalano danni.

I FATTI

Tre le scosse più forti. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36. L’epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità.  Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.

Il sisma che nella notte ha colpito il Centro Italia ha raso al suolo la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno). Pescara del Tronto, 24 agosto 2016. ANSA/ CRISTIANO CHIODI
Il sisma che nella notte ha colpito il Centro Italia ha raso al suolo la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno). Pescara del Tronto, 24 agosto 2016. ANSA/ CRISTIANO CHIODI

Gravissimi danni ad Amatrice, dove il corso principale è devastato. All’inizio della via è in corso un’operazione per salvare sei persone che sono sotto un cumulo di macerie alto almeno dieci metri. “E’ un dramma, ci sono dei morti e persone sotto le macerie”, dice il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. “Metà paese non c’è più”, ha aggiunto il sindaco, “le strade di accesso sono bloccate”. L’ospedale di Amatrice è inagibile. Feriti e barelle vengono curati anche in strada davanti all’ospedale. Le ambulanze stanno trasferendo i feriti a Rieti, mentre i pazienti del nosocomio vengono trasferiti in altri ospedali.

Situazione molto grave anche ad Accumoli dove c’è almeno una vittima, e una famiglia di quattro persone – due bambini piccoli e i loro genitori – è sotto le macerie e non da segni di vita. Lo ha detto a RaiNews24 il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci.

Due persone sono morte nel crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata. Lo confermano i carabinieri. Si tratterebbe di una coppia di anziani coniugi, deceduti nello stesso crollo.

Questo terremoto “è paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila”, ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio.

mappa sisma centro italiaAnche una nuova forte scossa, alle 4:34, è stata avvertita in tutto il centro Italia. In Abruzzo, all’Aquila, Teramo e Pescara la gente è scesa in strada. Forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo sul Gran Sasso. A seguito del terremoto alcuni giunti di pilastri che sorreggono i viadotti della A25 tra Pratola e Cocullo (L’Aquila) si sarebbero mossi. Al momento sono in corso controlli, la circolazione resta comunque aperta e regolare.

In Umbria al momento non ci sono segnalazioni di danni. Popolazione in strada anche a Norcia. Nessun danno ad Assisi per le Basiliche di San Francesco per il forte terremoto avvertito anche nella città umbra. Lo ha detto all’ANSA padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento. La scossa ha svegliato l’intera comunità francescana. I frati e il capo restauratore Sergio Fusetti si sono subito nella Basilica superiore e in quella Inferiore per verificare la situazione. Al momento non risultano danni ma le verifiche proseguiranno nelle prossime ore.

E’ stato mobilitato l’Esercito per far fronte all’emergenza. Una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma.

I NUMERI PER L’EMERGENZA
Protezione Civile Lazio: 840840
Sala operativa Lazio: 803555