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Dm Elektron, dal vertice in Regione apertura tra le parti

L’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Bini, ha commentato in termini positivi la prima riunione del tavolo convocato dalla Regione per affrontare la delicata situazione venutasi a creare alla Dm Elektron di Buja dove i lavoratori sono in stato di agitazione.

Al termine della riunione, tenutasi ieri sera nel palazzo dell’Amministrazione regionale a Udine presente l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, l’assessore Bini ha evidenziato di avere riscontato un atteggiamento molto responsabile da parte delle rappresentanze sindacali intervenute e, nel contempo, la disponibilità della proprietà ad avviare un percorso assieme alla Regione.

Bini ha poi ricordato che l’Amministrazione regionale è sempre stata disponibile ad accompagnare i processi di crescita delle aziende e ha reso noto che i lavori del tavolo proseguiranno a breve per poter individuare soluzioni percorribili.

L’A.D. MELCHIOR

Il titolare dell’azienda, Dario Melchior, intervistato dai giornalisti ha chiarito: «Non ho chiamato io la Polizia. La Polizia fa il suo mestiere. Mi hanno chiesto se avremmo proseguito l’attività, noi abbiamo proseguito e loro hanno mandato il picchetto. Ma certamente non possiamo continuare il lavoro sotto tutela della Polizia».

“E’ stata una giornata amara per tutti. Ho cento persone a cui pensare: sono quelle che mi interessano e sono da tutelare. C’è chi parla di un tavolo nazionale? Ma di cosa stiamo parlando? Di solito si discute dove non c’è lavoro: qui c’è un sacco di lavoro. È chiaramente una strumentalizzazione allucinante». Melchior assicura anche che «non abbiamo ricevuto contributi pubblici» per gli impianti.

“I camion? Sono tredici anni che andiamo avanti e indietro dalla Romania con i macchinari: c’è in atto una strumentalizzazione allucinante. Non posso pensare che quello che vedo adesso non sia oggetto di una strumentalizzazione. C’erano persone prese ad hoc per creare confusione: persone mai viste prima, vestite con le felpe dei sindacati, o in borghese, che erano a cercare di bloccare i camion”.

RIZZETTO

Il capogruppo alla Camera della commissione lavoro per Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, in una nota si esprime su quanto sta accadendo presso la Dm Elektron:« deve esserci massima chiarezza in questa vicenda che sta danneggiando sia i lavoratori che la proprietà aziendale. Ho partecipato al tavolo in Regione con l’Assessore Bini, la proprietà e le parti sindacali, e ritengo opportune tutte le iniziative atte a stemperare la tensione e tutelare i posti di lavoro. L’unica via è quella di individuare soluzioni tenendo conto di tutti gli interessi coinvolti e senza escludere quelle che possono essere lecite esigenze aziendali di incremento dell’attività, che però non pregiudichino i diritti dei lavoratori. Qualche decina di persone senza lavoro sarebbero un dramma per il nostro territorio al netto del fatto che il mercato dell’elettronica è ormai un settore molto difficile. Considero importante che la stessa proprietà tramuti in realtà le certezze che ha espresso in seno alla riunione di oggi ».