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Dalla Cisl Alto Friuli via libera alla riorganizzazione

Il segretario della Cisl Alto Friuli Franco Colautti
Il segretario della Cisl Alto Friuli Franco Colautti

Condivisione del percorso organizzativo avviato dalla Segreteria confederale Cisl e di quello di regionalizzazione della Cisl FVG; via libera alla costituzione delle USZ (Unioni sindacali zonali) con invito a destinare alla “prima linea” tutte le risorse umane e materiali, a rafforzare la presenza sui territori delle federazioni di categoria e a sostenere procedure trasparenti di verifica e controllo nella gestione futura del sindacato.

Questo in sintesi il documento finale approvato dalla Conferenza organizzativa programmatica della Cisl Alto Friuli tenutasi oggi all’Hotel Carnia di Venzone, il primo dei passaggi territoriali propedeutici ai successivi appuntamenti regionali e nazionale del sindacato.

Oltre un centinaio i presenti tra referenti di categoria, coordinatori, delegati ed iscritti che hanno partecipato al dibattito, aperto dalla relazione introduttiva del segretario generale Cisl Alto Friuli Franco Colautti e chiuso con quella del segretario generale della Cisl FVG Giovanni Fania.

“Ci apprestiamo a condividere un programma (scadenze, obiettivi, impegni) – ha illustrato Colautti – in modo sistematico/ordinato sul territorio di riferimento a diversi livelli di sussidiarietà (locale, provinciale, regionale, nazionale) perchè c’è necessità di un maggiore radicamento della Cisl e delle Federazioni di Categoria nei luoghi di lavoro e sul territorio oltre al rafforzamento dell’azione contrattuale e dell’azione espressa dalla bilateralità su welfare territoriale e contrattuale”.

Il segretario regionale della Cisl Giovanni Fania ed i membri della segreteria Alto Friuli
Il segretario regionale della Cisl Giovanni Fania ed i membri della segreteria Alto Friuli

Il Comprensorio Cisl Alto Friuli si presenta a questa sfida sindacale forte di un numero di iscritti che tiene(oltre 18.000, di cui più di 6 mila attivi, in crescita negli ultimi anni, rappresentanti il 14,2% del totale degli addetti del territorio, dato più alto del valore regionale); superiore alla media FVG anche il numero di 730 elaborati dal CAF (sono stati 13.552 nel 2015, ovvero 9,8 ogni 100 abitanti; pure la qualità dei servizi, recentemente verificata attraverso un questionario di gradimento, ha portato ad un giudizio dell’utenza definito Buono per il 69,2% degli intervistati.

Molto partecipato e franco come al solito il dibattito: tra gli interventi quelli di Fabiano Venuti per la Fim Cisl Udine, Adriano Giacomazzi segretario regionale della Fisascat Cisl, Maurilio Venuti della Cisl Scuola, Gianfranco Tabacco della FNP Cisl Alto Friuli, Amedeo Pascolo dello Ial FVG, Gianni Barchetta della Filca Cisl, Giulio Arbanassi del Caf Cisl FVG e Claudia Sacilotto della Fai Cisl.

Nel suo intervento conclusivo, il segretario regionale Giovanni Fania è tornato a chiarire che si tratta di una “fusione orizzontale tra livelli burocratici locali e regionale, indispensabile per ottenere quei risparmi utili a destinare più risorse ai territori e ai rappresentanti dei lavoratori che quotidianamente stanno sul campo, nelle piccole e grandi imprese. Vogliamo continuare ad essere un sindacato capace di intercettare le sfide del futuro – ha concludo – lo dobbiamo ai nostri oltre 110 mila iscritti, alle 350 mila persone che frequentano le nostre sedi, a quanti ci scelgono per la loro formazione”.

Il percorso delle conferenze programmatiche proseguirà ora negli altri territori: il 30 settembre toccherà all’UST Udine e Bassa Friulana, il 5 ottobre a Pordenone,  il12 ottobre Trieste e Gorizia, il 27 ottobre quindi l’appuntamento regionale ed infine il percorso si chiuderà con la convention nazionale di Roma del 16-19 novembre.