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Da Pozzo (Confcommercio): «Rispettiamo le regole, ma non perdiamo di vista l’economia»

«In un momento quanto mai critico sul territorio nazionale, il fatto di avere esteso sotto una regia unica che cancella interpretazioni diverse e differenziazioni da regione a regione sulle misure di contenimento del contagio da coronavirus è del tutto opportuno». Lo afferma il presidente regionale di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo.
«In questo contesto – prosegue – la responsabilità del mondo dell’economia sarà di rispettare le regole, per quanto stringenti siano, e di collaborare in toto con le istituzioni, in particolar modo con quelle regionali. Ma altrettanta responsabilità servirà nel considerare che, accanto al bene primario della tutela della salute, vi è anche quello della tenuta economica e sociale del paese, della regione, delle nostre comunità. Giusto dunque imporre ai cittadini e alle imprese misure straordinarie di prudenza, ma è anche necessario il confronto tra chi gestisce le istituzioni, chi ha la rappresentanza dell’economia, chi del mondo del lavoro, chi infine fa parte del mondo dell’informazione, in modo da affrontare tutti assieme con la massima consapevolezza il momento contingente».
Secondo Da Pozzo, «tutto quello di positivo che viene fatto in supporto alle aziende di tutti i comparti va considerato come il punto di partenza quando, auspicabilmente il più presto possibile, la situazione sanitaria tornerà sotto controllo. Un ringraziamento va dunque alla Regione per gli interventi messi in essere, anche in deroga alle regole comunitarie, nella consapevolezza che saranno assai pesanti le conseguenze che possono impattare in queste settimane su alberghi, ristoranti, pubblici esercizi, negozi, attività di artigianato di servizio, professioni, trasporti. Comparti che, che con grandi interrogativi davanti da giorni, non sanno in che modo sostenere costi quotidiani che nessuno toglierà loro, in una fase di ricavi purtroppo quasi azzerati».
L’appello alle aziende, conclude Da Pozzo, è di «rispettare le regole e mantenere fiducia verso le istituzioni pubbliche, cercando nel contempo di non entrare in un loop psicologico di “distruzione di massa” che in questo momento contribuirebbe a peggiorare la situazione. Bisogna avere fiducia soprattutto nel mondo della scienza. Un ringraziamento sincero va al servizio sanitario che si sta prodigando in modo eccezionale in queste settimane. Resistiamo tutti assieme senza cadere nello sconforto».

NOTA CONFCOMMERCIO UDINE

Confcommercio Udine informa che, al fine di contrastare e contenere il Coronavirus, da oggi sono entrate in vigore nuove disposizioni più restrittive che prevedono che le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6 alle 18 con obbligo a carico del gestore  di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro.
Per i negozi e le attività commerciali l’esercizio dell’attività è consentita a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico. Anche in questo caso va garantito ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro, le attività dovranno essere chiuse. Relativamente all’attività di consegna a domicilio dopo le ore 18, può proseguire negli orari di chiusura al pubblico. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.

Il mancato rispetto di queste disposizioni, informa ancora Confcommercio Udine, comporterà la sanzione della sospensione dell’attività e l’eventuale imposizione di ulteriori implicazioni amministrative e/o penali. Le medie e grandi strutture di vendita nonché gli esercizi commerciali e pubblici all’interno di centri commerciali nelle giornate festive e prefestive sono chiusi. La chiusura festiva e prefestiva non è invece disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è comunque chiamato a garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro.
Sono inoltre sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (ad esclusione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi. Sospese inoltre le attività di cinema, teatri, locali di intrattenimento e svago, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e luoghi assimilati.
Rimangono sospese tutte le manifestazioni e gli eventi, anche se effettuati in luoghi all’aria aperta.