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Cresce il settore turistico in regione, bene la montagna

Continua, e con un dato eccezionale riferito al periodo 2015-16, la crescita del turismo in Friuli Venezia Giulia, segnando una marcata inversione di tendenza rispetto al periodo di calo il cui picco si era registrato dal 2011 a fine 2014.

I dati degli arrivi e delle presenze riferiti al periodo gennaio-dicembre 2016, illustrati a Udine dal vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, mostrano infatti il valore di crescita più alto in valore assoluto e percentuale degli ultimi 15 anni: +379.000 presenze rispetto allo stesso periodo 2015 e incremento del +4,8% nel totale delle strutture ricettive del Friuli Venezia Giulia.

Se si somma la crescita che era stata registrata nel 2015 (+4,1%), il biennio 2015-16 rappresenta un altro dato eccezionale: l’incremento nel periodo considerato è stato del +9.1%, pari a 690 mila presenze.

Scendendo nel dettaglio la fotografia mostra in modo aggregato un +6,5% negli arrivi (2.323.223) e +4,8% nelle presenze (8.295.296) in tutte le strutture ricettive della regione nell’intero arco del 2016 (totale posti letto 145.324 di cui 91.073 nei pubblici esercizi e 54.251 in case e appartamenti privati).

Analizzando l’andamento sui macro ambiti territoriali rispetto all’anno precedente si notano performance tutte positive, in linea con il mercato nazionale: la montagna con un +12,7% di arrivi e un +4,4% di presenze cresce ancora, soprattutto nell’area del Tarvisiano (+18% arrivi, +9,6% presenze), come anche le città, con circa il 7% di incremento sia su presenze che arrivi. Grazie all’afflusso di turisti stranieri anche il macro ambito mare e città storiche segna un +4,4% di arrivi e un +3,7% di presenze.

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti italiani, restano i lombardi quelli che fanno registrare il maggior numero di arrivi (242.253 +2,8% rispetto a 2015) e presenze (788.177 -0,2%) in Friuli Venezia Giulia. Seguono i veneti (220.700 arrivi pari al 6% in più e 751.144 presenze, +1,3%) e autoctoni (169.100 arrivi e 731.963 presenze). Il totale degli arrivi segna un +4,5% di arrivi (1.125.408) e un +1,2% di presenze (3.652.913).

Tra i Paesi esteri, in testa resta l’Austria con 427.243 arrivi (+7,4%) e 1.481.872 presenze (+4,5%). Seguono la Germania con 213.912 arrivi (+8,9%) e 1.093.540 presenze ( +9,7%), Ungheria e Repubblica Ceca.

Analizzando le tipologie di struttura, ottime performance di miglioramento sono state compiute da settori di nicchia, come gli alberghi diffusi: con 10.700 presenze più rispetto all’anno scorso registrano l’unica percentuale a due cifre, +17%. Positive tutte le altre.

MONTAGNA – La montagna, anche nel periodo estivo, è l’ambito in cui si sono verificate le variazioni più importanti. Nel Tarvisiano/Sella Nevea spicca il +24,9% di arrivi di turisti. Positiva anche la Carnia (+7,3% arrivi e +2,1% presenze) così come anche Piancavallo e Dolomiti Friulane (+9,8% e +0,2%).

MARE E CITTÀ STORICHE – Buone performance per Grado, Aquileia e Palmanova, soprattutto grazie agli stranieri, che contribuiscono in gran parte al +8% di arrivi (328.110) e al +7,6% (1.432.777) di presenze. Lignano e la Laguna di Marano registrano in termini assoluti un +2,8% negli arrivi (671.447) e +2,2% nelle presenze (3.592.043) e soffrono un po’ il calo di turisti italiani, soprattutto nel settore affittanze (-2,2% negli arrivi e -2,3% nelle presenze).

CITTÀ CAPOLUOGO Restano sempre molto attrattivi anche i quattro capoluoghi di provincia e relativi ambiti turistici, tutti di segno positivo. Gli incrementi vanno dai +11,3% negli arrivi e +13,4% nelle presenze di Gorizia, al +7% e +3,5% di Pordenone. Quindi Trieste (+6,4% e +8,7%) e Udine (+6,1% e +4,2%).

E’ stato un 2016 di grande soddisfazione dal punto di vista delle cifre perché con un +6,5% di incremento delle presenze continuiamo quel trend di crescita che porta al risultato di un quasi +10% nel biennio 2015-16: tutto questo dopo tre anni che erano stati molto difficili e grazie a un lavoro che, da un lato è guidato da PromoTurismoFvg, e dall’altro ha visto un grande sforzo collettivo di tutti gli attori del territorio: albergatori, operatori turistici, enti locali fino alle reti di impresa e con la Regione che ha cercato di dare risposte a uno di quei settori che fanno l’economia e sono decisivi per l’occupazione”, dice Bolzonello.

Guardiamo con fiducia anche al 2017“, ha anticipato Bolzonello, rivelando che il primo trimestre che si sta chiudendo in questi giorni sta registrando un numero di presenze e arrivi maggiore rispetto al 2016. “Anche gli operatori del mare riferiscono già di un ottimo andamento delle prenotazioni per la stagione balneare imminente“, ha aggiunto.

In merito all’andamento dei vari ambiti, Bolzonello ha evidenziato come “la montagna continui ad andare bene, soprattutto nel Tarvisiano, dove i benefici della presenza della ciclovia Alpe Adria si fanno sentire incidendo con effetti positivi nella stagione estiva“, e come tutto il territorio vanti numeri di presenze molto importanti dall’area Austria (+4,5%) e da alcuni Land della Germania (+9,7%) “dove – ha ricordato il vicepresidente – è stato fatto un grande lavoro con i tour e bus operator”.

Anche le città continuano a essere fortemente attrattive, grazie soprattutto alla promozione dei grandi eventi di cultura, storia, spettacolo e allo sviluppo del business.

I dati molto positivi registrati in tutto il 2016 dimostrano, è stato sottolineato, che il Piano strategico per il turismo ha attivato strategie importanti per lo sviluppo, con ottimi risultati in termini di incrementi su regioni mercato-obiettivo, frutto di numerosi workshop svolti tra il 2014 e 2015.

Oltre al mercato tedesco, infatti, si registra un forte rallentamento della caduta delle presenze russe (-4,4% rispetto al -36% del 2015) e un miglioramento del mercato della Repubblica Ceca e della Polonia.

Per quanto riguarda il mare, i dati mettono in evidenza la continua crescita di arrivi e presenze, seppure un ragionamento vada fatto per il rinnovo delle strutture private, soprattutto su Lignano. La difficoltà legata all’attrattività delle strutture ricettive private è un problema che è all’ordine del giorno dell’amministrazione comunale di Lignano che, una volta elaborati alcuni ragionamenti, valuterà in un tavolo congiunto con la Regione una strategia condivisa, ha riferito Bolzonello.

La collaborazione con gli enti locali, del resto, è stata più volte citata come asset importante. Ne è una dimostrazione l’accordo illustrato ieri che vede la Regione, attraverso PromoTurismoFvg, collaborare con l’amministrazione comunale del capoluogo friulano.

“E’ una bella iniziativa – ha commentato Bolzonello – che mette in sinergia un servizio già attivo del Comune e permette a tutti di unire le forze per promuovere con più efficacia questo territorio. L’accordo farà sì che l’Infopoint di PromoTurismoFvg avrà un’apertura quotidiana 363 giorni all’anno nell’ampia fascia oraria dalle 9 alle 18, continuata nei periodi di alta stagione e con una pausa di un’ora nella bassa, offrendo un migliore servizio ai turisti”.

Bolzonello, assieme al direttore generale di PromoTurismoFvg, Marco Tullio Petrangelo, e al direttore marketing Bruno Bertero, ha analizzato settore per settore tutti i trend evidenziati dalle cifre.

Da segnalare, il diffuso aumento delle presenze su tutte le tipologie di strutture, con particolare attenzione alla crescita dei campeggi e villaggi turistici (+7,6%) superiore alla media. In valore assoluto, l’aumento delle presenze si concentra nel settore alberghiero (+198.769) che determina il 51% del peso complessivo delle presenze, ha ricordato Petrangelo, sottolineando però il forte incremento (+17%) degli alberghi diffusi.

Buoni anche i primi dati sulla stagione invernale nei poli sciistici della regione, anticipati dal direttore Petrangelo. I dati, non definitivi e con Sella Nevea ancora in funzione, registrano circa 498mila primi ingressi negli impianti (0,15% di incremento) e dimostrano che pur con le difficoltà provocate dalla mancanza di precipitazioni, l’innevamento artificiale ha permesso di gestire al meglio la stagione.