CronacaFVG

Covid, le risposte di Riccardi al question time in Consiglio Regionale

Il Consiglio regionale ha dedicato stamattina due ore al question time, sotto la presidenza di Piero Mauro Zanin. Ancora una volta è stato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ad essere chiamato a rispondere al maggior numero di interrogazioni a risposta immediata, inevitabile conseguenza dell’emergenza Covid.

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha posto l’attenzione sul problema del mancato pagamento degli straordinari a infermieri e personale sanitario, ricordando “la denuncia di alcune sigle sindacali relative ad Asfo e le segnalazioni di operatori di Asufc” e chiedendo interventi “definitivi e tempestivi”. Il vicegovernatore ha esposto nel dettaglio i fondi stanziati, a livello nazionale e regionale, per autorizzare le attività aggiuntive. “Chiederemo a Roma – ha aggiunto Riccardi – ulteriori risorse per il personale”.

La possibilità di mettere in vendita medicinali a uso veterinario, riducendo gli sprechi e contenendo le spese delle famiglie, era invece al centro dell’interrogazione di Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar): “Anche in presenza dello stesso principio attivo, i farmaci per gli animali costano molto di più rispetto a quelli per gli uomini”, ha spiegato il consigliere. “Sono temi oggettivi e plausibili quelli segnalati da Sibau – gli ha risposto Riccardi – ma rimane il problema della modifica della norma”. “Sono convinto – ha chiuso il botta e risposta Sibau – che la Giunta farà il suo dovere”.

Simona Liguori (Cittadini) ha invece interpellato Riccardi sui numeri dell’adesione dei medici di medicina generale alla campagna vaccinale in corso, in termini di somministrazioni a domicilio, in ambulatorio e in azienda. Il vicegovernatore le ha fornito i dati aggiornati, a livello regionale e per singolo territorio: sono 229 in totale i medici di medicina generale che hanno aderito (24 in Asugi, 63 in Asufc e 142 in Asfo). Quanto alle somministrazioni, sono state finora 6459, con questa ripartizione: 5311 in Asfo (di cui 1462 a domicilio, 3476 in ambulatorio e 373 in azienda), 830 in Asufc (di cui 671 a domicilio, 6 in ambulatorio e 153 in azienda) e 318 in Asugi (139 a domicilio, 155 in ambulatorio e 24 in azienda).

Il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis, reputa invece “necessario e urgente adottare un atto di indirizzo rivolto alle aziende sanitarie regionali per l’applicazione del decreto legge 44 del 2021 in materia di obbligo vaccinale“. “Non servono atti di indirizzo regionali per applicare quel che dicono le norme dello Stato e che entrambi condividiamo – gli ha risposto Riccardi – Io sono per la rigorosa applicazione di questa norma, che prevede la possibilità di assegnare mansioni inferiori o sospendere chi non si vaccina. Abbiamo comunque proposto l’adozione di linee guida a livello nazionale”.

Franco Iacop (Pd) ha invece riproposto il tema della telemedicina per i pazienti Covid, ricordando il progetto finanziato con la raccolta fondi che venne avviata dalla Protezione civile regionale, volta a sostenere le esigenze emergenziali. Iacop ha chiesto quanti dei kit previsti dal contratto siano stati finora distribuiti ai pazienti anziani e fragili. “Il progetto non ha ancora avuto completa attuazione – ha ammesso Riccardi – , stiamo incontrando difficoltà anche se le adesioni sono in aumento. Ad oggi hanno aderito 283 medici di medicina generale e sono stati consegnati 54 kit per 122 pazienti. Credo sia la strada giusta, bisogna insistere”. Insoddisfatto Iacop: “Segnalo lo stallo di un progetto che è costato 1,4 milioni. Si prevedevano 1500 kit e 10mila pazienti, qui siamo ancora in una fase iniziale a quasi un anno da quando maturò l’idea”.

Il consigliere Walter Zalukar (Misto) ha ribadito che non sono state ancora presentate relazione e monitoraggio sulle liste di attesa, “violando in questo modo quanto previsto dalla legge regionale 7 del 2009. È la quinta interrogazione sullo stesso argomento”. Riccardi, nel condividere le preoccupazioni sui tempi di attesa, gli ha ricordato le misure prese per affrontare il problema, ricordando che sono previsti finanziamenti aggiuntivi per prestazioni di particolare rilevanza in cui risulti fondamentale la tempestività. “Non ho la presunzione di convincere qualcuno sulle opinioni, ma sui numeri sì: i dati sono sicuramente da migliorare, ma meno critici rispetto ad altre regioni”. “La legge 7 del 2009 fu voluta dal centrodestra e si continua a ignorarla”, ha replicato Zalukar.

Cristian Sergo, capogruppo del M5S, invocava “una maggiore trasparenza sulle somministrazioni della campagna vaccinale“, facendo riferimento alle 48588 dosi di vaccini (su un totale di 265671) somministrate a persone che rientrano nella categoria “altro”, un dato contenuto nel report vaccinale del Ministero della Salute. Riccardi gli ha risposto che “l’aumento delle somministrazioni registrate con categoria “Altro” sono dovute alla mancata registrazione della categoria da parte dei medici di medicina generale, ma con la nuova versione del sistema questo errore non dovrebbe verificarsi più. Siamo tra le regioni con la voce “altro” più limitata: oggi vi rientrano in totale 431 persone in Fvg (349 con pregressa infezione da Sars-Covid, 75 detenuti penitenziari e 7 di categoria non rilevata)”. Soddisfatto della risposta, Sergo ha detto che il suo obiettivo “era proprio far capire che alla voce altro c’è una spiegazione”.