CronacaFVG

Coronavirus, per l’Osservatorio antimafia Fvg cittadini e imprese sono a rischio usura

“La mancanza di liquidità che, a tutti i livelli, imprese e famiglie stanno patendo a causa della crisi determinata dall’emergenza da Covid-19 fa crescere il rischio di diventare vittime della criminalità organizzata, soprattutto attraverso l’usura. L’allarme è generalizzato. Cittadini e  imprenditori non possono essere lasciati soli e per questo l’Osservatorio regionale antimafia del Friuli Venezia Giulia attraverso il suo sito ufficiale si offre quale punto di riferimento per le segnalazioni che cittadini, imprenditori, organizzazioni vogliano fare anche in forma anonima, riguardanti situazioni che li vede direttamente coinvolti o di cui siano a conoscenza”.

A dirlo è il coordinatore dell’Osservatorio, Roberto Penta, che, ricordando la sollecitazione venuta qualche giorno fa dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, spiega le modalità di intervento messe a punto da questo organismo la cui funzione istituzionale non è di tipo investigativo, bensì quella di registrare e valutare il fenomeno con l’obbligo di segnalare all’Autorità giudiziaria e alle Forze di Polizia gli eventuali reati per gli accertamenti del caso.

Sul sito è così possibile individuare lo spazio “Segnala all’Osservatorio” che apre alla compilazione di un modulo da inviare telematicamente in cui indicare situazioni di anomalia o pericolo. I cittadini, inoltre, per comunicazioni possono scrivere all’indirizzo cr.osservatorioantimafia@regione.fvg.it.

“Usura e pizzo – sottolinea Penta – sono reati e come tali vanno denunciati, altrimenti è difficile poter aggredire un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale e per il quale ora, giustamente, cresce una preoccupazione che emerge netta dal monitoraggio continuo svolto dall’Osservatorio, anche in collegamento con gli altri analoghi organismi regionali di vigilanza”.

“La criminalità organizzata – avverte il coordinatore – opera in tutti i campi in cui ci siano possibilità di guadagno (droga, armi, tabacchi, prostituzione, ed ora anche tamponi e presidi per la sicurezza) e per questo può offrire facilmente denaro proveniente dalle attività illecite; accettarlo, però, determina  un rischio elevatissimo di perdere alla fine l’azienda”.

“Rendere i cittadini attenti riguardo a questi meccanismi perversi è uno degli impegni che l’Osservatorio porta avanti anche con i suoi incontri sul territorio, perché è chiaro – conclude Penta – che serve un sostegno sia informativo che culturale per fare crescere il rapporto di collaborazione con la popolazione”.

(nella foto Roberto Penta)