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Coronavirus e sicurezza, sciopero all’Automotive Lighting di Tolmezzo

Sciopero da lunedì 16 all’Automotive Lighting di Tolmezzo, industria simbolo del territorio.

Lo hanno proclamato Fim-Cisl e Fiom-Cgil al termine di un incontro con la direzione aziendale per chiedere il rispetto dei provvedimenti previsti dal Protocollo per la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus negli ambienti di lavoro, condiviso fra Cgil, Cisl, Uil nazionali con Confindustria e Confapi.

Dall’incontro, dicono le RSA, sono emerse diverse criticità: mancato rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro fra i lavoratori in alcune linee di assemblaggio; introduzione della procedura di misurazione della temperatura corporea all’ingresso dello stabilimento; assenza di servizi igienici dedicati a fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno e assenza di divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente; dotazione mascherine a tutti i lavoratori; introduzione di orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa).

Alla Direzione Aziendale gli RLS hanno chiesto anche di fermare l’attività produttiva attraverso strumenti contrattuali di legge, in modo da poter avere il tempo per mettere in sicurezza l’azienda; la richiesta, però, non è stata accolta.

Per questi motivi le RSA Fim-Cisl e Fiom-Cigl, unitamente alle Segreterie Territoriali, hanno proclamato dal primo turno di lunedì 16 marzo lo sciopero di tutti i lavoratori della Marelli Automotive Lighting di Tolmezzo fino a venerdì 20 marzo o comunque fino a quanto l’azienda non avrà predisposto le condizioni che permettano di riprendere l’attività lavorativa in sicurezza.