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Coronavirus, approvato dalla Regione Fvg il regolamento per i contributi a fondo perduto

La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini (nella foto), ha approvato il regolamento per la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno delle strutture ricettive turistiche, delle attività commerciali, artigianali nonché dei servizi alla persona, per il ristoro dei danni causati dall’emergenza Covid-19.

“Si tratta di un concreto aiuto, riconosciuto a chi opera nei settori più colpiti dalla pandemia – ha spiegato Bini – con cui la Regione mette a disposizione delle attività produttive 34 milioni di euro che saranno distribuiti secondo un sistema estremamente semplificato di domanda a sportello. Ciò che vogliamo è dare la possibilità a questi imprenditori di riavviare correttamente le proprie attività, garantendo il rispetto delle prescrizioni in materia igienico-sanitaria”.

I beneficiari devono avere sede legale e svolgere l’attività sul territorio regionale. Ogni titolare può presentare un’unica domanda a fronte della quale potrà vedersi riconosciuto un contributo a fondo perduto da un minimo di 500 euro a 4mila euro a seconda della categoria. I beneficiari, inoltre, devono rispondere ad alcuni requisiti tra cui non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria o sottoposti a procedure concorsuali; non essere destinatari di sanzioni interdittive, rispettare la normativa vigente in tema di sicurezza sul lavoro, non essere state in difficoltà al 31 dicembre 2019 e avere incontrato difficoltà successivamente, a seguito dell’epidemia da Coronavirus.

“Ci aspettiamo – ha specificato l’assessore – che possano arrivare moltissime domande. Pertanto, al fine di assicurare la massima speditezza nelle procedure, il rilascio avverrà tramite il sistema Istanze On Line con il supporto del Cata e del Catt Fvg, sulla base della sola presentazione della domanda e di un’autocertificazione”.

Gli importi dei contributi variano da settore a settore. Nel comparto turistico, 4mila euro andranno a alberghi, campeggi, villaggi turistici, marina resort, parchi tematici; 1400 euro andranno a agriturismi, rifugi alpini, rifugi escursionistici e bivacchi, agenzie di viaggio e tour operator; 700 euro è il contributo ai bed and breakfast; 500 euro quello a guide turistiche, guide alpine, speleo, naturalistiche e accompagnatori turistici.

Nel settore commercio e artigianato il contributo maggiore pari a 1400 euro andrà a ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, attività sportive non dilettantistiche (comprese palestre), scuole guida, gestori carburante, trasporto di persone non di linea, agenzie immobiliari, estetica e benessere, commercio al dettaglio diverso dal commercio di generi alimentari; un contributo di 1000 euro è riconosciuto al commercio ambulante; 700 euro andrà a taxi e noleggio con conducente, manutenzione e riparazione di autoveicoli, laboratori artistici; infine 500 euro sono riconosciuti agli agenti di commercio.

Il beneficiario dovrà impegnarsi ad assicurare che il riavvio delle attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni in materia igienico-sanitaria con particolare riferimento alla misura del distanziamento sociale e dell’utilizzo di dispositivi personali.

I contributi saranno erogati secondo l’ordine cronologico assegnato dallo sportello telematico e concessi fino ad esaurimento delle risorse disponibili.