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Consegnata la Stella d’Argento della Val Resia

A Stolvizza le iniziative natalizie stanno volgendo al termine. Fino a domenica 9 gennaio potrà essere ancora visitato il grande Presepe a grandezza d’uomo che, in questo periodo di restrizioni, ha fatto compagnia ai tanti resiani emigrati rientrati in Valle e ai turisti che hanno apprezzato la significativa rappresentazione e soprattutto la brillantezza della grande Stella, che ha dominato per venti giorni tutta la Val Resia. Dopo l’ultima nevicata l’aspetto del sito presepiale risulta particolarmente suggestivo, soprattutto sul far della sera.

Intanto è tempo di bilanci per questa ventesima edizione del progetto “Notte di Natale in Val Resia”, una edizione ancora un po’ sofferta a causa della pandemia. Comunque il presidente dell’associazione ViviStolvizza Giancarlo Quaglia ha espresso tutta la sua soddisfazione per aver portato a termine un programma che, come lo scorso anno, è risultato complicato.

Successo per il Concerto di Natale già previsto per l’8 dicembre, ma che a causa del maltempo è stato effettuato mercoledi 22. Il Santuario di Prato è stato il valore aggiunto di un programma musicale che, il complesso d’archi del Friuli e del Veneto diretto dal maestro Guido Freschi, ha presentato con grande maestria.

L’altro significativo appuntamento del progetto natalizio di Stolvizza è stata l’assegnazione del premio Stella d’Argento della Val Resia che, nel corso di una solenne cerimonia nella sala consiliare del Comune, ha visto il sindaco Anna Micelli e Giancarlo Quaglia assegnare il premio agli Arrotini della Valle e i riconoscimenti benemeriti a Giuseppe Beltrame e Andrea Quaglia, con le seguenti motivazioni: 

“Premio Stella d’argento della Val Resia agli Arrotini della Val Resia, quale doveroso riconoscimento per lo straordinario impegno che, i tanti arrotini resiani, negli anni e in giro per il mondo, hanno speso nel dare vita e continuità a questo difficile ma anche affascinante mestiere. Una attività che ha contribuito negli anni a dare lavoro e futuro a generazioni di resiani, diventando oggi anche una preziosa peculiarità culturale grazie all’impegno dell’Associazione CAMA che negli anni ha realizzato il significativo Monumento a questo mestiere e soprattutto ha creato il suggestivo Museo dell’Arrotino. Il lavoro portato avanti con grande professionalità e tanto impegno per far crescere questo caratteristico ed originale contenitore che racconta la vita passata del paese, ha contribuito a rendere Stolvizza e tutta la Val Resia una tappa turistica da non perdere. Il premio vuole anche essere un augurio affinché questo mestiere abbia prosperità e futuro”.

I due riconoscimenti speciali: 

“Premio speciale anno 2021 a Andrea Quaglia per l’attaccamento alla sua terra di origine dimostrato negli anni con il prezioso impegno nel mettersi a disposizione della sua Comunità di Stolvizza. Vivere nella lontana Bologna non ha per nulla condizionato il suo impegno per Stolvizza,  infatti Andrea, con una generosità smisurata, rientra ogni qualvolta il paese ha bisogno del suo apporto lavorativo. Grazie Andrea per il tuo impegno e per l’esempio che stai dando a tutti noi”.

“Premio speciale anno 2021 a Giuseppe Beltrame che, ad una età non proprio più giovanile, sta dando concreto esempio di grande attaccamento alla sua terra. Instancabile lavoratore trascorre le sue giornate nel riaprire e manutentare vecchi sentieri, bonificare aree degradate, aiutare concittadini in difficoltà, tirando a lucido vie e piazze. Uno straordinario esempio di come, con la buona volontà, si possono raggiungere risultati davvero incredibili e tu Bepi ne sei un luminoso esempio. Grazie da tutta la Comunità”.

Un momento musicale con i due strumenti tipici della Val Resia, la “Citira” e “Bùncula”, suonate dai giovani della valle Federico e Simone, ha concluso la bella serata.