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Concluso a Montenars il progetto “La raccolta del tartufo”

Sabato 20 maggio si è concluso a Montenars il progetto “La raccolta del tartufo”. Il sindaco Claudio Sandruvi ha ospitato l’atto finale di un percorso che si è reso possibile grazie alla collaborazione tra il GAL Open Leader, il GAL Valle Umbra e Sibillini, il Parco Naturale delle Prealpi Giulie e l’Associazione Tartufai FVG.

La giornata ha avuto inizio nella sala consiliare del paese con una conferenza divulgativa sui risultati del progetto e la contestuale presentazione della pubblicazione scientifica “Il tartufo Mesenterico” nei territori del GAL Open Leader e del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, che raccoglie studi specifici finalizzati all’individuazione delle aree potenzialmente adatte alla produzione del Mesenterico friulano. Il volume, curato e presentato dal prof. Gilberto Bragato (Primo Ricercatore Ente nazionale di ricerca C.R.E.A. – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria), è il coronamento dell’ambizioso progetto volto a valorizzare il tartufo Mesenterico friulano, risorsa ancora poco nota presente spontaneamente nei territori del Friuli Venezia Giulia, in particolare nelle aree di competenza del GAL Open Leader.

Presso l’area festeggiamenti di Montenars, i partecipanti hanno poi potuto apprezzare, dopo un aperitivo di benvenuto, il pranzo a quattro mani curato dallo chef umbro ospite Luca Fabbri e dallo chef friulano Roberto Gruden. Il tartufo Nero Estivo umbro ha incontrato il tartufo Mesenterico friulano in un menu appositamente pensato dagli chef: Patata, sedano, salsiccia di Zuglio, cren fresco e tartufo Mesenterico; Uovo morbido, fonduta pecorino e tartufo Scorzone: Tortello all’aglio orsino e tartufo Mesenterico, erbe e fiori eduli: Bocconcini di agnello al tartufo Scorzone con tortino di patate: Stracciatella fiordilatte al tartufo Mesenterico-

La cooperazione interterritoriale del progetto “La raccolta del tartufo” si è dunque concretizzata, come nelle migliori tradizioni, attorno a un tavolo, che è divenuto luogo di incontro e valorizzazione reciproca di due tradizioni culinarie, in una perfetta sintesi di antiche conoscenze e moderne competenze.

(nella foto i partecipanti al progetto)