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Concluso a Lischiazze di Resia il progetto Interreg “Smart”

Atto conclusivo del progetto Interreg Smart nella frazione Lischiazze di Resia, dedicato all’inclusività, anche e soprattutto delle persone disabili, nelle aree montane del Friuli Venezia Giulia. Sono intervenuti, fra gli altri, Stefano Mazzolini, vice presidente del Consiglio regionale: ‘Non si fa mai abbastanza su questo fronte – ha spiegato Mazzolini – l’inclusività deve ormai fare parte dei nostri territori, come un qualcosa di dovuto’.

Anna Micelli, sindaco di Resia, che ha fatto il suo discorso, in parte, in resiano, ha confermato: ‘La grande sensibilità per questo tipo di temi, da sempre. Vogliamo che Resia possa essere visitata e conosciuta da tutti. La scoperta della nostra valle da più persone possibili è per noi un grandissimo valore. Offrire questa possibilità anche ai disabili è per noi fondamentale. Uno degli altri obiettivi di questo interreg è dare valore ai piccoli musei del territorio’.

Micelli ha annunciato che in luglio verrà dedicato il sentiero 642, della Val Resia, ad Ardito Desio.

Carlo Presotto, animatore teatrale coinvolto nel progetto. ha affermato: ‘Da vicino nessuno è normale. L’inclusività è una ricchezza’ lo affermava anche Franco Basaglia. Presenti anche Chiara Furlano e Federico Orso, esperi in turismo rivolto alle persone con disabilità. Entrambi ribadiscono: ‘Quanto ancora ci sia da fare su questo tema e per queste persone. Un passo in avanti lo abbiamo fatto oggi (ieri, ndr) a Resia’.

Aumentare l’accessibilità, insieme all’attrattività, dei piccoli musei dell’area alpina attraverso la creazione di un innovativo circuito museale, trasformandoli in un’opportunità di sviluppo socio-economico per le comunità locali: è questa la finalità ultima del progetto Smart, sviluppato nell’ambito dell’Interreg Italia-Austria con la partecipazione di 6 soggetti, tra cui il Comune di Resia. Partito nel 2019 è ora giunto alla fruizione di alcuni risultati ottenuti attraverso le azioni costruite in questi due anni, nonostante la pandemia.

Il taglio del nastro di quanto Smart è riuscito a costruire in Val Resia è avvenuto mercoledì, ma in questi giorni si sono vissuti momenti importanti e propedeutici all’evento. Come la consegna al Comune, che poi l’ha trasferita al Centro naturalistico “La Tana”, della carrozzina munita di motore elettrico trainante, che consentirà di percorrere sentieri, anche su terreno sterrato, a chi non è in grado per diversi motivi di camminare sulle proprie gambe. 

«Poter mettere a disposizione questo servizio è la concretizzazione di uno degli obiettivi principali del progetto Smart», afferma Anna Micelli, ovvero «rendere fruibile nella maniera più ampia possibile il nostro patrimonio naturalistico e culturale che si sviluppa nel Parco delle Prealpi Giulie».

Proprio questo territorio dall’8 giugno è visitabile anche con l’ausilio dello silent play, ovvero 20 tracce audio che potranno essere attivate mentre si perlustra il Parco accompagnati da una guida oppure in forma autonoma, scoprendo una molteplicità di informazioni, annotazioni, curiosità raccolte dalla voce delle persone che vivono e amano questi luoghi.

Uno dei percorsi che sarà agevolmente affrontabile grazie alla carrozzina con swiss-trac potrà essere un tratto del sentiero Fontanone Barman a Lischiazze di Resia, che si sviluppa entro una stupenda faggeta e che acquisterà ancora maggior vita in virtù dei racconti e delle annotazioni che saranno ascoltabili attraverso il silent play.

Smart ha coinvolto sei partner di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Austria. Iniziato nel settembre del 2019, ha avuto una copertura finanziaria di quasi un milione e, insieme all’accessibilità dei musei alpini ha puntato alla loro innovazione, per sviluppare una fruizione turistica inclusiva. Grazie all’utilizzo del design for all e delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale, il visitatore sarà in grado di visitare il circuito dal vivo e da remoto, godendo di un’esperienza completa delle identità alpine  e mettendo in relazione territori diversi. Il circuito collega l’Ecomuseo della Val Resia, il museo Castello di Ritzen, il Museo delle macchine tessili e il Museo delle macchine da scrivere Peter.