CarniaTarvisianoTerritorio

Con “In campo assieme” di Slow Food la salute è in primo piano in Alto Friuli

Nell’ambito del più importante appuntamento internazionale di Slow Food, “Terra Madre – Salone del Gusto”, che si tiene a Torino da oggi al 26 settembre al parco Dora, l’associazione Slow Medicine propone con un convegno-tavola rotonda la scoperta della ‘Montagna Slow’, per  consentire un approccio alla montagna sobrio, rispettoso e giusto. 

Nel corso dell’iniziativa interverrà anche Marino Corti, lungamente presidente della Condotta Carnia e Tarvisiano ‘Gianni Cosetti’ e ora referente del progetto “In Campo Assieme”, giunto ormai quasi a conclusione, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, da Comuni ed enti  locali e patrocinata, fra gli altri, dall’Università degli Studi di Udine e da Federsanità Anci FVG. 

Il progetto ha trovato il supporto convinto dell’associazione Slow Medicine, che ha come obiettivo la cura della salute innanzitutto attraverso la prevenzione e poi con un sistema di cura sobria, rispettosa e giusta. 

Gli aspetti di educazione alimentare, di benessere fisico, di attività motorie all’aria aperta in un’ottica di rispetto dell’ambiente, di sua conoscenza e di attenzione per i prodotti della terra, soprattutto se legati al territorio, alla sua cultura e alle sue tradizioni, hanno attirato l’attenzione sul progetto “In campo assieme”, che anticipa temi e prospettive comuni a enti ed associazioni che operano sul territorio e che intendono valorizzare la fortissima biodiversità che caratterizza buona parte della nostra montagna, le comunità che ci vivono, le colture di pregio, che sono lo sforzo compiuto dall’uomo per trarre dalla natura il proprio sostentamento senza danneggiarla, e che sono la più autentica forma di cultura di chi vive la nostra montagna. 

Il progetto, ormai quasi concluso, è stato organizzato nelle sedi di Gemona, Chiusaforte, Ampezzo, Ovaro e Sutrio, coprendo idealmente tutto il territorio della Condotta Slow Food Alto Friuli e ha coinvolto i giovani di età compresa fra i 6 ed i 15 anni e gli over 60. Per la condotta ‘Gianni Cosetti’ la sua realizzazione rappresenta un passaggio importante, perché partendo dal “cibo buono, pulito e giusto”, che è il motto di Slow Food, si arriva al più ampio concetto del benessere psicofisico dell’individuo, con particolare riguardo alle classi di età più trascurate, appunto le fasce dei più e meno  giovani.

L’impegno e la dedizione richiesti per realizzare e portare a termine il progetto sono stati ampiamente ripagati dall’apprezzamento unanime di ragazzi, genitori e nonni che vi hanno preso parte, dimostrando entusiasmo e partecipazione verso tutte le attività e gli eventi collaterali offerti durante le settimane di “In Campo Assieme”.