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Comunità Energetiche Rinnovabili, Benedetti: «Momento storico per la montagna»

È stato pubblicato il 24 gennaio il decreto che stimola la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia (LEGGI QUI). Il decreto è entrato quindi a tutti gli effetti in vigore, essendo avvenuta la registrazione della Corte dei Conti e, in precedenza, l’approvazione della Commissione europea.
Come previsto dal provvedimento stesso, entro i successivi trenta giorni saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte dell’ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici, le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.
“Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo diffuso – afferma il Ministro Gilberto Pichetto – sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese: oggi siamo dunque ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici”.
Il testo individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle CER: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi, e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale. I due benefici sono tra loro cumulabili. Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.
Il GSE, inoltre, renderà disponibili sul proprio sito istituzionale (www.gse.it) documenti e guide informative, oltre a canali di supporto dedicati, per accompagnare gli utenti nella costituzione delle CER e, in raccordo con il MASE, lancerà una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo: il primo “step” è già online e consiste in alcune “FAQ” per iniziare ad orientare cittadini, piccole e medie imprese, enti, cooperative e tutti gli altri destinatari del provvedimento.
Sarà presto online sul sito del GSE anche un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative, mentre è già disponibile la mappa interattiva delle cabine primarie su territorio nazionale.

Sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili interviene il presidente del Consorzio BIM Tagliamento di Udine Michele Benedetti: “Questo decreto, per rilevanza, si avvicina alla storica legge 959 del 1953, la quale istituì i Sovracanoni idroelettrici, e gli stessi Consorzi BIM – afferma -. Il decreto rappresenta un fondamentale passo avanti non solo per la transizione energetica, ma anche per l’identità stessa della montagna. È un momento fondamentale per il futuro delle nostre montagne e delle comunità che le abitano”, prosegue Benedetti, evidenziando che il decreto offre un’opportunità senza precedenti per promuovere la sostenibilità energetica e coinvolgere attivamente i territori.
La Federbim, riconoscendo il proprio ruolo di guida nel settore, si impegna a sostenere e incoraggiare attivamente le comunità locali nel costituirsi in Comunità Energetiche Rinnovabili, proponendosi anche come supervisore di supporto per la loro creazione. “Questo nuovo approccio non solo promuoverà l’indipendenza energetica delle nostre montagne, ma contribuirà anche a rafforzare il legame sociale e la solidarietà tra i cittadini – conclude Benedetti -. Il futuro sostenibile delle nostre montagne dipende dalla collaborazione e dall’impegno delle comunità locali”.

(nella foto Michele Benedetti)